Durante i primi mesi della pandemia nel marzo 2020 – al fine di limitare gli spostamenti – un’ordinanza della protezione civile, come certo ricorderete, consentì di ricevere la ricetta medica via e-mail o con messaggio sul telefono [la c.d. ricetta dematerializzata], senza quindi la necessità di dover ritirare fisicamente dal medico di medicina generale [e presentarlo in farmacia] il promemoria cartaceo.
Senonché, come sapete bene, al 31 dicembre 2022 dovrebbe – anzi, avrebbe dovuto – venir meno questo regime [che del resto è/era nato dichiaratamente come provvisorio] con il conseguente ritorno a quello precedente: abbiamo detto “avrebbe dovuto” perché, da quel che cogliamo da recentissime fonti di stampa, i medici sembra abbiano ottenuto dal Governo l’impegno a innestare nel prossimo consueto “Milleproroghe” anche la proroga di un anno dell’efficacia di quell’ordinanza.
Dunque nel 2023 le cose dovrebbero andare esattamente come sono andate nel 2022, ma ci pare che non ne guadagnino in realtà né i medici [che professione rischia di diventare la loro?] e neppure le farmacie, e ancor meno quelle con studi medici in prossimità.
(aldo montini)
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