La mia farmacia è ubicata da oltre 100 anni nel centro storico ma ormai, come è facile capire, i nostri clienti non riescono più a trovare parcheggio.
Ricordo benissimo che ne avete parlato e il nostro problema è naturalmente quello di sapere cosa può fare il Comune per venirci incontro.

È un tema effettivamente già trattato ma non per questo meno attuale, meritando quindi di farvi cenno ancora una volta.

Dunque, il Codice della strada (d.lgs. 285/1992) dispone (art. 7) che “nei centri abitati i comuni possono, con ordinanza del sindaco:… e) stabilire aree nelle quali è autorizzato il parcheggio dei veicoli,” nonché… “g) prescrivere orari e riservare spazi per i veicoli utilizzati per il carico e lo scarico delle cose.”

Ma il provvedimento comunale dovrebbe specificare anche i motivi della sosta, cioè se questa sia o meno consentita – sempre, s’intende, nei limiti di tempo fissati – a chiunque abbia necessità di accedere in farmacia per le ragioni più varie, quindi tanto per il carico e scarico di merci, quanto per l’acquisto di farmaci, urgenti o meno urgenti.

In tal caso, quindi, c’è sempre il rischio – non del tutto teorico – che possano essere erogate contravvenzioni alle auto parcheggiate in quest’area “riservata” per motivi non esplicitati o diversi da quelli specificati nel cartello comunale.

Anche nel Suo caso, in sostanza, diventa perciò opportuno che Lei verifichi direttamente presso gli uffici del Comune la fattibilità della cosa e l’iter da osservare.

(valerio pulieri)

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