Fino a tre anni fa sono stato socio di una snc titolare di farmacia, dopo di che, per ragioni personali, ho ceduto le mie quote. È stato ora notificato alla società dall’Agenzia delle Entrate un avviso di accertamento che riguarda il 2016. Il Fisco afferma di aver regolarmente notificato l’atto presso la sede legale e nelle mani di uno dei legali rappresentanti. Tale avviso non è stato impugnato dalla società né dagli altri soci e successivamente mi è stato notificato. Possibile che debba essere io a pagare? Non ne deve rispondere la società? Posso eventualmente fare ricorso?

E’ una vicenda che abbiamo già affrontato sotto vari aspetti compreso quello espresso nel quesito.
Peraltro, la fattispecie sembra quasi perfettamente sovrapponibile a quella decisa qualche tempo fa dalla Suprema Corte [n. 28709/2020] alla quale pertanto possiamo far riferimento.
Dunque, in quel caso un ex socio di snc – al quale era stato notificato l’avviso di accertamento [avente ad oggetto il mancato versamento dell’Irap] con modalità sostanzialmente identiche a quelle da Lei indicate – aveva presentato ricorso contro questo avviso contestando in particolare la violazione del principio di sussidiarietà per la mancata osservanza del beneficium excussionis.
Le ragioni del ricorrente sono state accolte dalla Cassazione.
Anche nel Suo caso, quindi, l’iter contenzioso potrebbe rappresentare una strada percorribile, perché sembrerebbe che anche qui il beneficium excussionis non sia stato rispettato da parte del Fisco: nel caso allora in cui venga dimostrata una capienza patrimoniale della snc sufficiente a soddisfare l’onere fiscale [tale perciò da motivare la preventiva escussione delle casse sociali], potrebbe affiorare una buona possibilità che il ricorso possa essere accolto.

(matteo lucidi)

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