Con gli altri soci siamo d’accordo nell’iniziare a vendere in UE ad altri operatori economici. Quali documenti dobbiamo produrre e tenere a disposizione per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate?

La vendita in UE ad altri operatori economici presuppone il rispetto di 3 requisiti:

soggettivo: vendita a un soggetto estero dotato di partita Iva;

oggettivo: la vendita è a titolo oneroso;

territoriale: i beni vengono spediti in un altro Stato membro.

Ricorrendo i detti tre requisiti, la farmacia dovrà produrre una fattura di vendita ai sensi dell’art. 41 D.L. 331/93, un documento di trasporto – Ddt o CMR, cioè la Lettera di vettura internazionale – e dovrà inoltre compilare l’elenco Intrastat [a cadenza mensile o trimestrale in base alle vendite totali in UE della farmacia].
Tutti i documenti attestanti la cessione e il trasferimento dei beni vanno conservati fino al 31 dicembre del 4° anno successivo all’operazione e però, in base a disposizioni [per la verità un po’ fumose] dell’Amministrazione finanziaria, per il venditore dovrebbe essere sufficiente conservare due tra i seguenti documenti:

Polizza di carico (in caso di trasporto marittimo);

Fattura di trasporto aereo;

Fattura dello spedizioniere;

Polizza assicurativa sulla spedizione;

CMR firmato [presumibilmente dal trasportatore]; in mancanza, comunque, quest’ultimo documento può essere sostituito con uno tra i seguenti:

a) Ddt firmato dal trasportatore;

b) Fattura del trasportatore;

c) Dichiarazione di ricezione della merce da parte del cliente;

e) Fattura di vendita;

f) Incasso della fattura;

g) Modello Intrastat;

h) Contratto o corrispondenza e-mail con in cliente.

Come si vede, anche le vendite a operatori economici aventi sede in paesi UE richiedono particolari formalità da rispettare con rigore.

(francesco raco)

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