Ho recentemente rinnovato la rete informatica della mia farmacia di cui sono titolare personalmente; vi sono tuttavia alcuni computer ed altri dispositivi ancora efficienti che vorrei continuare a utilizzare nella mia abitazione.
Sono previsti adempimenti fiscali?
Qui si configurerebbe un’estromissione dall’azienda di un bene strumentale con la conseguente sua destinazione all’uso o consumo personale e/o familiare del titolare.
Ai fini dell’iva, l’assegnazione sconta l’aliquota del 22% [ove sia stata detratta l’imposta pagata al fornitore al momento dell’acquisto dei beni] anche se, attenzione, in fase di “autoassegnazione” l’iva va applicata sul valore normale dei beni stessi (in pratica, sull’attuale loro “valore di mercato”).
Sul versante delle imposte dirette, invece, trattandosi appunto di beni strumentali, l’“autoassegnazione” concorrerà alla formazione del reddito della farmacia – per l’anno in cui essa viene effettuata – per l’importo corrispondente alla differenza tra il valore normale e l’eventuale residuo da ammortizzare, determinando pertanto un provento [nel caso evidentemente in cui quello normale si riveli superiore all’importo ancora da ammortizzare] ovvero un costo [nel caso contrario].
In conclusione, dal punto di vista strettamente operativo, per poter dismettere dal complesso aziendale della farmacia i beni da Lei indicati [come anche, poniamo, una vettura aziendale, che è un caso abbastanza frequente] e assegnarli a se stesso, è necessario che la farmacia emetta regolare/i fattura/e elettronica/che di vendita – da assoggettare ad Iva secondo quanto appena precisato – inserendo i Suoi dati personali di “privato cittadino” [nome, cognome, luogo di residenza e codice fiscale] nella sezione “cliente” e regolare il pagamento della fattura versando il relativo importo da un Suo conto corrente personale a quello della farmacia.
(mauro giovannini)
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