Mi capita di fare acquisti su Amazon da fornitori esteri e ho ricevuto delle fatture cartacee dall’estero per l’acquisto di beni, dove era esposta anche l’Iva.
Come devo procedere? Ve ne devo fornire copia o voi la vedete direttamente dal mio cassetto fiscale come per le “normali” FE?
Come abbiamo già rilevato, le fatture cartacee/analogiche non transitano nello SdI come una “normale” FE e quindi – per essere correttamente registrate in contabilità e computate anche ai fini della liquidazione Iva – devono esserci trasmesse a mezzo email.
Senonché per le fatture estere vige il meccanismo del cd reverse charge secondo il quale – come del resto abbiamo sottolineato anche di recente – l’obbligazione tributaria corrispondente al versamento dell’Iva è posta in capo al destinatario della cessione o prestazione [quindi in capo a Lei, per intenderci…], in luogo del cedente o prestatore.
Perciò, debitore dell’Iva in questo caso diventa il cessionario – dunque la Sua farmacia – anziché il soggetto che emette la fattura, e proprio per questo il fornitore non avrebbe dovuto addebitarle l’Iva in fattura ma emettere quest’ultima senza esporre l’imposta.
Lei dovrà pertanto [augurandole di avere successo…] tentare di vedersi rimborsare l’ammontare dell’Iva mediante – da parte del fornitore – uno storno integrale della fattura che Lei ha ricevuto e l’emissione di una nuova fattura senza naturalmente l’esposizione dell’Iva, al ricevimento della quale la farmacia sarà tenuta – proprio in applicazione del meccanismo del reverse charge – a emettere e inviare l’autofattura tramite SdI.
(marco righini)
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