Nella casella Pec della farmacia che, nonostante voi ci invitiate giustamente a controllare con regolarità, ho aperto purtroppo solo dopo diverso tempo, ho trovato un atto dell’Agenzia delle Entrate di pignoramento dei nostri crediti, che poi sono solo quelli nei confronti del SSN, per un vecchio debito fiscale della farmacia.
Il mio terrore è di essere diventato un cattivo pagatore e quindi di essere segnalato alla Centrale rischi.

Per sciogliere le Sue perplessità dobbiamo preliminarmente ricordare, come peraltro abbiamo già avuto occasione di chiarire, quale sia il significato di “cattivo pagatore” e quale il ruolo/funzioni della Centrale Rischi della Banca d’Italia e della CRIF [Centrale Rischi Intermediari Finanziari].

Dunque, “cattivo pagatore” consegue alla segnalazione da parte delle banche e istituti finanziari alla Centrale Rischi – della Banca d’Italia o della CRIF – di quei soggetti che risultino inadempienti agli obblighi contrattuali assunti, non onorando i termini di pagamento di prestiti o finanziamenti.

Nello specifico la Centrale Rischi della Banca d’Italia è una base dati – cioè un archivio di informazioni – sui debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario; essa è alimentata dalle informazioni che gli intermediari partecipanti (banche, società finanziarie e altri intermediari) trasmettono relativamente ai crediti e alle garanzie concessi ai propri clienti, alle garanzie ricevute da questi ultimi e ai finanziamenti o garanzie acquistati da altri intermediari.

La soglia di rilevazione per la segnalazione è pari a euro 30.000,00, ma si abbassa a euro 250,00 per il “soggetto in sofferenza”, che l’intermediario classifica come tale [quindi come “cattivo pagatore”] quando il cliente versi in gravi difficoltà nel restituire un finanziamento, sul presupposto in definitiva di una specifica valutazione dell’intermediario sulla situazione finanziaria complessiva dell’interessato.

La Banca d’Italia comunica agli intermediari finanziari partecipanti l’indebitamento complessivo dei clienti, il tipo di finanziamento ricevuto e la regolarità o meno dei pagamenti.

Per quel che riguarda la Centrale Rischi Intermediari Finanziari [CRIF], si tratta di una società privata che raccoglie i dati provenienti dalle banche o dagli intermediari finanziari e in particolare è il gestore del principale Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) presente in Italia, chiamato EURISC.

I dati raccolti sono quelli relativi alla fase di istruttoria e/o di erogazione di un finanziamento o di aggiornamento di quest’ultimo [quel che di norma avviene mensilmente con i dati relativi all’andamento del rimborso], nonché le criticità con la segnalazione dal primo ritardo sui pagamenti.

In questo caso, eccoci al punto, il cliente verrà generalmente [per non dire, sempre] inserito nella lista, appunto, dei “cattivi pagatori”.

Queste lunghe premesse, come forse Le sarà chiaro, rispondono anche al Suo timore, che in realtà è infondato: nel Suo caso, infatti, non si configura nessun inadempimento a obblighi di pagamento di rate di prestiti o finanziamenti.

Quindi, Lei non dovrebbe correre nessun serio rischio di essere considerato un “cattivo pagatore”.

(cecilia sposato)

La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!