Fermo, s’intende, che il termine ultimo per notificare il ricorso e quindi beneficiare della definizione agevolata dei giudizi pendenti innanzi alla Suprema Corte è sempre rimasto fissato al 16 settembre 2022 [v. Sediva News del 14 settembre 2022: “Attenzione: scade il 16 settembre il termine per beneficiare…”], l’Agenzia delle Entrate – con un provvedimento proprio del 16 settembre 2022 – ha definito le modalità di attuazione dell’art. 5 della l. 130/2022 unitamente alle relative istruzioni e modello di domanda (che rendiamo cliccabili).

Precisiamo subito che il provvedimento dell’AdE ha voluto chiarire espressamente, tra l’altro, che la domanda di definizione agevolata va presentata entro il 16 gennaio 2023, considerato che il 14 gennaio 2023 [data in cui scadono i 120 giorni previsti dal citato art. 5] cadrà di sabato.

Inoltre, aggiunge l’AdE, la domanda dovrà essere inviata tramite PEC all’indirizzo dell’ufficio competente, utilizzando il modello “scaricabile” e allegandovi contestualmente la quietanza del versamento [il pagamento va effettuato tramite F24 in un’unica soluzione] e un documento d’identità in corso di validità.

Infine, attenzione, per ogni controversia tributaria che si intenda definire in termini agevolati come ora detto, il contribuente dovrà inviare una richiesta distinta.

(stefano lucidi)

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