Vorremmo sapere se e come si applica il divieto di corrispondere gli stipendi al personale per contanti e inoltre se questo divieto si applica anche ai fondi cassa di cui dotiamo il personale della farmacia per le piccole incombenze.
Tenete conto che il fondo cassa spesso supera il limite legale.

Ricordiamo intanto che, in seguito alla legge di Bilancio 2018, al fine di scoraggiare accordi di “sotto-pagamento”, le retribuzioni ai lavoratori subordinati e i compensi dei co.co.co [e pensiamo soprattutto ai collaboratori farmacisti perché sono i soli la cui attività in farmacia possa in astratto essere disciplinata nell’ambito di un’autentica collaborazione coordinata e continuativa] devono necessariamente essere corrisposti qualunque sia il loro ammontare e perciò anche se inferiore al limite [odierno] di 2.000 euro – attraverso uno sportello bancario o postale ed esattamente con i seguenti mezzi di pagamento:

  • bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore/collaboratore;
  • strumenti di pagamento elettronico;
  • in contanti presso lo sportello bancario o postale dove la farmacia abbia aperto un cc di tesoreria con mandato di pagamento;
  • con un assegno emesso dalla farmacia e consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di comprovato impedimento, a un suo delegato. 

Inoltre, passando all’altro aspetto accennato nel quesito, il divieto assoluto, come si è appena ricordato, di utilizzo di mezzi non tracciabili, e quindi di utilizzo del contante, interessa esclusivamente “retribuzioni e anticipi di esse”: dunque, laddove la farmacia – come spesso è – intenda costituire in mani di dipendenti e/o collaboratori uno o più “fondi spese” per le finalità di cui si è detto, come sembra essere proprio il Vs. caso, potrà erogare la somma anche in contanti senza quindi la necessità di ricorrere al mezzo tracciabile.
Da ultimo, ricordiamo che le violazioni di questa disciplina comportano – dall’1/7/2018 – l’irrogazione ai trasgressori della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro.

(stefano civitareale)

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