[… essere oggetto di verifica e controllo nel caso di accertamento a carico della società titolare della farmacia]

Sono socia con una collega di una sas titolare di farmacia e un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, nel controllare la mia dichiarazione di tre anni fa, mi ha anticipato che utilizzerà anche i dati del conto corrente che io ho cointestato con mio marito, che naturalmente è estraneo alla società e svolge tutt’altro lavoro.
Può fare questo il Fisco?

Più volte la Cassazione, con un orientamento che va pertanto ritenuto ormai consolidato, ha avuto occasione di chiarire [anche recentemente] che – in tema di accertamenti sui redditi delle società– le verifiche fiscali finalizzate a provare, per presunzioni, condotte evasive possono anche indirizzarsi sui conti correnti cointestati o addirittura, si badi bene, intestati soltanto al coniuge del socio.
Secondo la S.C., infatti, si può desumere la riferibilità al socio e/o alla società anche da elementi c.d. sintomatici quali appunto il rapporto di familiarità, l’ingiustificata capacità reddituale di prossimi congiunti, ecc..
Tuttavia, si tratta di un principio che al tempo stesso – e non potrebbe essere altrimenti – riconosce alla società e al socio la facoltà di dimostrare l’estraneità delle singole operazioni alla comune attività d’impresa.
D’altronde, sempre secondo la giurisprudenza, l’Amministrazione finanziaria può in principio procedere alla rettifica della dichiarazione su basi presuntive, utilizzando quindi (anche) i dati attinenti ai movimenti relativi a tutti i c/c bancari intrattenuti dal contribuente, anche dunque se cointestati ad un terzo estraneo all’impresa.
Di conseguenza, non può essere sufficiente – per escludere l’operatività della presunzione legale – il mero riferimento alla contitolarità del conto con il coniuge [non coinvolto formalmente nell’azienda] e alla commistione tra consumi familiari e attività imprenditoriali, essendo necessaria – ben diversamente – la prova analitica dell’estraneità ai fatti imponibili degli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria.

(aldo montini)

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