Vorrei avere qualche delucidazione in merito alla vendita di farmaci a cittadini residenti all’estero, cosa che mi capita molto spesso per l’ubicazione della mia farmacia.
Qualche giorno fa, ad esempio, ho ricevuto un cliente spagnolo al quale ho emesso la fattura e nella quale ho riportato la descrizione dei medicinali degli altri prodotti consegnati, il numero di confezioni, il prezzo totale da pagare, l’IVA prevista e infine il totale. È corretta questa procedura?
Sì è corretta, perché, ai fini della validità della fattura [ma con allegato scontrino, sia ben chiaro] all’esito della vendita di farmaci/parafarmaci a un cliente residente all’estero, gli aspetti formali coincidono esattamente con quelli riguardanti un soggetto residente in Italia.
È il caso tuttavia di precisare che, per quel che riguarda invece la detraibilità fiscale della spesa sostenuta in farmacia da quel cliente spagnolo, è necessario verificare la normativa tributaria del Paese estero, anche se la fattura analitica e il relativo scontrino parlante dovrebbero senz’altro fornire tutte le informazioni ragionevolmente necessarie per beneficiare della detrazione anche secondo il sistema tributario [in questo caso] spagnolo.
(matteo lucidi)
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