Il 5/10/2021 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il ddl delega sulla riforma fiscale, il cui cuore pulsante sta nella revisione dell’Irpef e del c.d. cuneo fiscale [riguardante, come noto, soprattutto l’Irap], che del resto è di gran lunga più alto rispetto alla media europea.
Ecco schematicamente il contenuto del ddl.
La revisione al sistema fiscale
Viene attuata mediante uno o più decreti legislativi, da emanare entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge delega.
Questi gli obiettivi di maggior rilievo:
- lo stimolo alla crescita economica attraverso l’aumento dell’efficienza della struttura delle imposte e la riduzione del cuneo fiscale;
- la razionalizzazione e semplificazione del sistema tributario/legislativo anche attraverso la riduzione degli adempimenti a carico dei contribuenti;
- l’eliminazione di micro-tributi [ad es. superbollo, addizionale Tari, vidimazione dei libri sociali per le società di capitali, ecc.];
- la salvaguardia del principio costituzionale della progressività del sistema tributario;
- la riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale [obiettivo notoriamente “immancabile”, nel senso che figura, ma finora con scarsi risultanti, in tutte le riforme e le Finanziarie di questi ultimi quindici anni];
- le modifiche al sistema della riscossione a livello nazionale.
La revisione del sistema di imposizione personale sui redditi
È prevista infatti la revisione generalizzata dell’Irpef nel rispetto del ricordato principio costituzionale di progressività.
Potrebbero quindi ipotizzarsi ragionevolmente, da un lato, una medesima aliquota proporzionale per tutti i redditi provenienti dall’impiego di capitale [anche nel mercato immobiliare] e, dall’altro, la riduzione delle aliquote medie effettive derivanti dall’applicazione dell’Irpef che, lo ricordiamo, agisce per scaglioni di reddito.
La delega attualmente prevede anche la revisione e il riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni d’imposta [d’altronde, come sappiamo, si parla da tempo di una riduzione consistente delle tante detrazioni e deduzioni, se non altro perché “costano” all’Erario più di 150 miliardi l’anno].
La razionalizzazione dell’Iva e di altre imposte indirette
Il ddl mira anche a razionalizzare il meccanismo dell’Iva, intervenendo in particolare sul numero e sui livelli delle aliquote per semplificare la gestione e l’applicazione dell’imposta e anche, naturalmente, per contrastare l’evasione.
Il graduale superamento dell’Irap
Dalle indicazioni che si possono trarre dal testo della legge delega in materia di imposta regionale sulle attività produttive [Irap] parrebbe che il tributo – seppur gradualmente – sia destinato a scomparire; in ogni caso, l’intervento dovrà garantire il finanziamento del fabbisogno sanitario [e quindi forse sparirà nel nome ma verrà nei fatti inglobata in un’altra imposta].
La modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e revisione del catasto fabbricati
La riforma del Catasto [su cui, come stiamo vedendo, i partiti si stanno dando già battaglia…] prevede la predisposizione di strumenti per facilitare e accelerare il corretto classamento di immobili non censiti [o che non rispettano la reale loro consistenza e/o la relativa destinazione d’uso e/o la categoria catastale attribuita], di terreni edificabili oggi accatastati come agricoli o, infine, di immobili abusivi.
Sempre riguardo al Catasto, dal 2026 a ogni unità immobiliare verranno attribuiti – oltre alla rendita catastale – anche un valore patrimoniale e una rendita attualizzata in base ai valori di mercato.
Questi dati tuttavia – almeno per ora [come garantisce il Governo] – non verranno utilizzati per determinare la base imponibile dei tributi la cui applicazione trovi fondamento per l’appunto sulle risultanze catastali.
La revisione delle addizionali comunali e regionali all’Irpef
Vengono infine eliminate l’addizionale Irpef regionale e quella comunale con una sovraimposta sull’Irpef.
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Per concludere, è chiaro che la strada è stata appena tracciata ed è comunque molto lunga, tanto più che non può certo essere esattamente definibile – in questo momento – la spinta politica che le parti di Governo potranno/vorranno dare al ddl in questione…
(marco righini)
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