Cinque anni fa sono riuscito ad ottenere, al fine di ristrutturare la farmacia, un finanziamento personale dalla mia banca di 35.000 Euro. Durante i primi anni sono sempre stato preciso nel pagamento delle rate, ma, a causa della difficile situazione economica, attualmente non sono più in grado di pagare la banca con regolarità e a seguito del mancato pagamento di alcune rate l’istituto di credito ha avviato la procedura giudiziale per il recupero del credito.
Vorrei estinguere il debito, ma non dispongo della cifra necessaria per appianare la mia situazione.
Esiste qualche rimedio per superare questo limite?

Una via da Lei percorribile potrebbe essere quella di proporre alla Sua banca la c.d. transazione di saldo e stralcio.

Con la stipula di tale accordo la banca, per ridurre quanto possibile il rischio di inadempimento del debitore [al quale in generale un creditore non può evidentemente che augurare… lunga vita], potrebbe accettare di rinunciare ad una quota del suo credito mentre il cliente si potrebbe nel contempo liberare di parte del debito versando in una o due rate un importo inferiore a quello originariamente pattuito.

Nella Sua situazione, quindi, questa sembrerebbe ragionevolmente una soluzione congeniale.

Senonché, ed eccoci al punto, è probabile che il Suo nominativo sia stato già segnalato al Crif [Centrale Rischi Intermediazione Finanziaria] e dunque in futuro – anche nel caso Lei optasse con successo per la transazione di saldo e stralcio – questo potrebbe incidere negativamente su Sue ulteriori richieste di finanziamento.

(cesare pizza)

La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!