Mio marito, in pratica da un giorno all’altro, si è definitivamente allontanato da casa per aver allacciato un’altra relazione che per di più è diventata notoria.
Posso agire in giudizio chiedendo al tribunale che la separazione tra noi sia addebitata a mio marito proprio per questo suo comportamento?
Quando i coniugi si separano, talvolta uno dei due attribuisce la colpa della separazione all’altro e, se questo suo assunto è condiviso dal giudice, si può addivenire a una pronuncia di separazione con addebito, quella cioè che imputa la separazione alla condotta di un coniuge.
Siamo nell’ambito di operatività dell’art. 548, comma 2 cc, che disciplina appunto la separazione con addebito nel caso di violazione, dolosa o colposa, dei doveri relativi al matrimonio, quando – beninteso – la violazione per la sua gravità abbia determinato o contribuito incisivamente a determinare la situazione di intollerabilità o il grave pregiudizio per la prole.
La giurisprudenza ha più volte affermato che l’abbandono della casa comune da parte di uno dei coniugi è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, in quanto porta all’impossibilità della convivenza, salvo tuttavia che si provi [e l’onere incombe su chi ha posto in essere l’abbandono] che l’allontanamento sia stato determinato specificamente dal comportamento dell’altro coniuge, o che esso sia intervenuto nel momento in cui l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza si sia già “materializzata”, quel che ovviamente dovrà però trovare conferma in sede giudiziaria.
Sembrerebbe pertanto, stando al quesito, che l’abbandono della casa da parte di Suo marito sia stato inaspettato e improvviso – e comunque non preceduto da una domanda di separazione, di annullamento, o di divorzio come richiesto dall’art. 146, secondo comma e 151 secondo comma cod. civ. – cosicché almeno in una fattispecie come questa l’allontanamento di un coniuge dalla casa comune parrebbe integrare senz’altro la violazione dell’obbligo di coabitazione, cui non potrebbe di conseguenza non seguire l’addebito della separazione.
Fatta sempre salva, s’intende, l’alea insita in un qualsiasi giudizio.
(aldo montini)
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