[…la cedolare secca resta]
Nel 2019 ho stipulato, in qualità di locatore, un contratto di locazione commerciale con il regime della cedolare secca. Ora il conduttore, in considerazione della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19, mi chiede una riduzione del canone contrattuale. Vorrei sapere se posso concedere tale riduzione temporanea senza però perdere i benefici fiscali relativi alla cedolare secca.
La risposta al Suo quesito è senz’altro affermativa.
Il diritto all’applicazione della cedolare secca non viene meno, infatti, qualunque sia la ragione – compreso un eventuale accordo con il conduttore – della riduzione del canone, e quindi in tal senso non ha nessuna incidenza che il locatore, dopo aver optato per la cedolare secca, abbia scelto di aderire alla richiesta del conduttore/imprenditore di diminuzione del corrispettivo della locazione per la pandemia Covid-19.
Ricordiamo anche, tuttavia, che per l’art. 3, comma 11, D.Lgs. 23/2011: “(…) nel caso in cui il locatore opti per l’applicazione della cedolare secca è sospesa, per un periodo corrispondente alla durata dell’opzione, la facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone, anche se prevista nel contratto a qualsiasi titolo, inclusa la variazione accertata dall’ISTAT dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nell’anno precedente. (…)”.
(francesco raco)
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