Dal 28 giugno [data in cui anche la Val d’Aosta dovrebbe entrare in “zona bianca”] sembra destinata a decadere – perlomeno allo stato attuale della vicenda‑Covid – l’obbligo di mascherina all’aperto nelle zone bianche, quindi in tutta Italia.
Come del resto abbiamo potuto rilevare direttamente dalla stampa quotidiana, è proprio questo il parere del Comitato Tecnico Scientifico espresso all’inizio di questa settimana, dato che – per il basso rischio di contagio “certificato” anche dalla promozione in zona bianca dell’intero Paese – sembrerebbero essersi create “le condizioni per superare l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine all’aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento (fiere, mercati, ecc.)”.
Il Presidente dell’ISS ha reso pubblica questa decisione e, dopo il ricordato parere espresso dal CTS, il Ministro della Salute ha in sostanza formalizzato il provvedimento.
Resterebbero ferme, e perciò ancora vincolanti per i cittadini, le regole riguardanti i “luoghi chiusi” in generale [comprese pertanto anche le farmacie] e i mezzi di trasporto pubblico, dove dunque dovrebbe continuare a permanere l’obbligo di indossare la mascherina, che di conseguenza resta un oggetto ancora da non “lasciare a casa”.
Perciò nei ristoranti, tanto per fare qualche esempio, la mascherina dovrà continuare a essere indossata quando si lasci il tavolo per una ragione qualunque e altrettanto quando, nelle spiagge, si intenda accedere ai servizi del bar.
Ricordando che il “coprifuoco” è venuto meno anche nelle “zone gialle”, permane tuttora e permarrà anche in prosieguo il divieto di assembramenti come pure l’obbligo del mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro.
Tutto questo però, come avrete visto, richiede purtroppo l’uso del “condizionale” perché ogni giorno leggiamo di nuove varianti dalla forza tuttora non pienamente conosciuta; quindi sono varianti passibili [specie se guardiamo a quel che in questi giorni sta accadendo nel Regno Unito] di generare ancora qualche sorpresa, naturalmente anche in termini di “richiami” o simile.
(giorgio bacigalupo)
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