La nostra è una farmacia con un volume di affari medio alto e al nostro interno operano 4 farmacisti, tra i quali i 2 titolari, e 2 magazzinieri.
Abbiamo anche un centro benessere con 3 unità lavorative.
Ma il centro a seguito del Covid sta evidentemente incassando meno di quel che servirebbe per giustificarne l’attività e così penso di chiuderlo aprendo magari un e-commerce.
Anche se, come avrà letto, un Tar ha recentemente affermato che anche nelle zone rosse l’attività dei centri benessere/estetici può continuare, le conseguenze del Covid danno purtroppo vita a scenari come quello che voi descrivete con riguardo proprio al centro benessere in attività nella vs. farmacia.
Prima però di giungere a soluzioni drastiche come quella indicata, e tenendo sempre presente che l’e-commerce può non di rado rivelarsi per una farmacia un’attività tutt’altro che “rosea” dal punto di vista imprenditoriale [oltre che, spesso, molto onerosa sotto parecchi aspetti…] sarebbe opportuno affrontare una scelta del genere sulla base di un’adeguata verifica dei parametri del “controllo di gestione”.
Lo scopo, operando sui dati della farmacia in generale e del centro estetico in particolare, è naturalmente quello di cogliere, o tentare di cogliere con la maggiore esaustività possibile, il punto di pareggio sia per la farmacia nel suo complesso che per il solo centro estetico.
Questo, però, soprattutto alla luce dei risultati di quella imprescindibile verifica di tutti i parametri che caratterizzano appunto un vero “controllo di gestione”.
(michela pallonari)
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