Per tutto il 2021 la deducibilità dell’IMU prevista sugli immobili strumentali resta ferma al 60%, come per il 2020, in linea quindi con quanto disposto dall’art. 1, comma 773, della Legge di Bilancio 2020.
Quest’ultima aveva infatti stabilito – superando così quanto inizialmente era previsto dal Decreto Crescita 2019 – che la deducibilità dell’IMU avrebbe operato appunto nella misura del 60% per le annualità 2020 e 2021 per poi salire al 100%, a regime, dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021 (e dunque dal 2022).
Possono beneficiare di tale deduzione tutte le imprese, sia in forma individuale che collettiva (società di persone, società di capitali, cooperative), nonché i lavoratori autonomi, anche se organizzati in associazioni professionali.
Vale la pena tuttavia rammentare che la deduzione IMU riguarda esclusivamente gli immobili strumentali all’attività di impresa, di arti e professioni, e perciò sono esclusi sia gli immobili ad uso promiscuo che quelli ad uso personale/familiare del contribuente.
(andrea raimondo)
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