Quest’anno mio padre, a causa di una prolungata degenza, è stato messo in una casa di riposo. La casa dove lui risiedeva può essere ancora considerata “abitazione principale” e quindi esente dal pagamento dell’IMU, come ha sostenuto il nostro commercialista?

Il comma 741, lett. c), punto 6, della l. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020) sancisce che: “(…) su decisione del singolo comune, l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare (…)”.

Venendo quindi al quesito, l’assimilazione ad abitazione principale può operare (e dunque usufruire dell’esenzione dall’Imu) solo se il Comune in cui risiede Suo padre ha recepito tale possibilità con espressa norma regolamentare e sempreché, s’intende, l’immobile in questione non sia/sia stato locato.

È verosimile pertanto che il Suo commercialista abbia agito proprio in funzione delle disposizioni comunali e perciò correttamente.

(andrea raimondo)

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