Un’azienda locale ci ha proposto la fornitura di confezioni di gel igienizzante con etichetta personalizzata, cioè con nome e logo della nostra farmacia.
Ci sono particolari formalità a carico nostro o a carico dell’azienda produttrice? E quali sono le informazioni da inserire in etichetta?

Qui sembrerebbe con tutta evidenza necessario formalizzare previamente con l’azienda produttrice del gel igienizzante un contratto che preveda espressamente [magari allegando una scheda tecnica] il pieno rispetto delle norme vigenti delle confezioni oggetto della fornitura, e in ogni caso con l’assunzione dell’azienda in termini non equivoci di qualsiasi responsabilità connessa, anche indirettamente, a eventuali ipotesi di difformità del prodotto rispetto alle sue caratteristiche specifiche/vantate.

Del resto, teniamo presente che – ad esempio –perché possa parlarsi di gel igienizzante la percentuale di alcol non deve essere, come Lei sa meglio di noi, inferiore al 70%, e che inoltre non va inserita nell’etichetta la dicitura “presidio medico-chirurgico” che deve infatti seguire tutt’altra procedura per l’autorizzazione alla sua produzione e messa in commercio.

Anzi, sull’etichetta è necessario indicare – oltre al nome e al logo della farmacia – anche la composizione e la scadenza del prodotto, il nome del produttore e il prezzo espresso a corpo e per unità di misura.

Sono questioni comunque sempre delicate perché, ad esempio, in alcune vicende di cui ci siamo occupati la Guardia di Finanza – come peraltro in tante circostanze non molto dissimili da questa – ha contestato il reato di frode in commercio [anche se poi il Giudice ha finito per accogliere le ragioni delle farmacie indagate…].

(stefano lucidi)

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