Ho approfittato la volta scorsa della facoltà di estromettere in modo agevolato il locale della farmacia di cui sono titolare individualmente e perciò il locale, che ho acquistato e intestato alla farmacia nei primi anni ’90, non è più strumentale ma è passato nella mia proprietà personale.
Se ora lo rivendo quale sarà il trattamento fiscale?

 

Per la cessione da “privato” dell’immobile estromesso – originariamente intestato all’attività – la norma di riferimento è quella dell’art. 67 comma 1 lett. b) del TUIR, secondo cui la vendita genera plusvalenza imponibile se l’immobile è posseduto da non più di cinque anni.

È una disposizione “storica” e molto importante, anche se per ragioni misteriose chi può avere interesse non sempre ne tiene conto, pur facendo evidentemente grande differenza cedere un immobile personale nei primi cinque anni dall’acquisto [presunzione legislativa di un intento speculativo] oppure dal sesto anno in poi.

In ogni caso, è bene precisarlo, la durata del possesso – utile ai fini dell’individuazione del quinquennio e perciò ai fini della fiscalità o non fiscalità della vendita – va calcolata con riferimento al titolo di provenienza originario dell’immobile e non dunque dalla data di efficacia dell’estromissione.

Nel suo caso, per concludere, la cessione – sul versante delle imposte dirette – non darebbe luogo ad alcuna tassazione.

(stefano lucidi)

La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!