A settembre 2018, con inizio locazione 1° ottobre, ho stipulato un contratto di locazione e quale locatore ho fruito del canone concordato (3+2) con opzione per la cedolare secca. A settembre di quest’anno scadrà però il contratto e si è convenuto con l’inquilino di prorogarlo tacitamente per altri due anni. Vorrei sapere se per questo biennio di proroga è sempre efficace l’opzione per la cedolare secca oppure se devo ripetere l’operazione.

Secondo il disposto dall’art. 3, comma 3, del D.Lgs. 23/2011: “(…) la mancata presentazione della comunicazione relativa alla proroga del contratto non comporta la revoca dell’opzione esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione qualora il contribuente abbia mantenuto un comportamento coerente con la volontà di optare per il regime della cedolare secca, effettuando i relativi versamenti e dichiarando i redditi da cedolare secca nel relativo quadro della dichiarazione dei redditi (…).”  Come vediamo, quindi, la norma non sembra prescrivere un’ulteriore opzione talché il mancato suo espresso rinnovo non dovrebbe minimamente comportare la perdita dei benefici della cedolare secca.

È chiaro però che ad ogni buon fine vale la pena – per quel poco che può costare – trasmettere egualmente la comunicazione di proroga all’Ufficio del registro competente indicando pertanto l’esercizio dell’opzione nel modello RLI.

                                                                                                 (andrea raimondo)

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