A breve dovrò ricoverare mia madre – non autosufficiente – in una casa di cura per diversi mesi. Ho sentito della detrazione relativa all’assistenza personale nelle case di cura e vorrei sapere se le spese devo farmele fatturare singolarmente o se sia sufficiente presentare un’unica fattura complessiva di tutte le spese sostenute per il ricovero.
L’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 10/2005 – e più recentemente nella 24/2022 – ha specificato che la certificazione dei corrispettivi pagati per l’assistenza personale, distinta da quelli relativi ad altre prestazioni, è condizione necessaria per beneficiare dell’agevolazione fiscale per le prestazioni di assistenza rese da una casa di cura o di riposo*.
*N.B. Sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di “non autosufficienza” della persona con disabilità nel compimento degli atti della vita quotidiana. La detrazione deve essere calcolata su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro e spetta solo quando il reddito complessivo del contribuente non è superiore a 40.000 euro [la determinazione del reddito complessivo va compreso anche il reddito dei fabbricati locati assoggettato al regime della cedolare secca]. La non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. Sono considerate “non autosufficienti”, per esempio, le persone non in grado di assumere alimenti, espletare le funzioni fisiologiche o provvedere all’igiene personale, deambulare, indossare gli indumenti.
Quindi, se Lei vuole detrarre tali importi, dovrà chiedere alla struttura di rilasciarle fatture distinte per ogni “categoria” di prestazione svolta, naturalmente con particolare attenzione a quelle riferite all’assistenza personale.
(valerio pulieri)
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