[…ma era scontato, visto l’andamento tuttora in corso degli indici Istat]
Con decreto del MEF del 13/12/2022 (in G.U. del 15/12/2022, n. 292), infatti, il tasso dell’interesse legale sale – a decorrere dal 1° gennaio 2023 – al 5,00% su base annua.
Come ogni anno, comunque, riportiamo qui di seguito la tabella dei tassi dal 1942 ad oggi.
L’aumento, e forse qualcuno l’ha dimenticato, comporta un maggior onere nei rapporti con il Fisco, perché, ad esempio, nel caso piuttosto frequente di “ravvedimento operoso” si applica evidentemente – per il versamento dei tributi dovuti – la nuova [e maggiore] misura del saggio legale.
Quando cioè è opportuno/necessario fare ricorso a questa misura, il tasso legale da applicare è quello in vigore nei singoli periodi, secondo un criterio di pro-rata temporis, ed è quindi pari all’1,25% fino al 31 dicembre 2022 e al 5% dal 1° gennaio 2023 fino al giorno di versamento compreso.
Aumenteranno, inoltre, anche gli interessi relativi al versamento rateale delle somme dovute per effetto di adesione ad accertamenti o di verbali notificati dall’Agenzia delle Entrate [e anche questa non è una vicenda infrequente…].
Ma si può anche portare un esempio di segno positivo, perché – tanto per citare quello più diffuso – si ridurranno ai fini fiscali i coefficienti di capitalizzazione delle rendite vitalizie, anche se per quest’aspetto è necessario attendere la pubblicazione di un apposito DM. che non dovrebbe comunque tardare.
(Studio Bacigalupo-Lucidi)
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