Il mercato del lavoro è cambiato anche a causa della carenza di personale, soprattutto farmacista. Uno dei collaboratori della farmacia svolge saltuariamente turni notturni in altre farmacie. Vi chiedo se questo sia veramente consentito dall’attuale ns rapporto di lavoro con lui, che è a full time e a tempo indeterminato.
Tutti i lavoratori dipendenti – a tempo pieno o part-time, e a tempo indeterminato o determinato – possono liberamente svolgere, che siano farmacisti o meno, attività di lavoro autonomo [per esempio] “a partita iva” a favore di terzi, anche se si tratta di altre farmacie.
Non deve però, s’intende, trattarsi di farmacie potenzialmente concorrenti con quella datrice di lavoro [anche se la linea di confine tra attività concorrente e attività non concorrente, specie laddove le farmacie siano ubicate nello stesso comune, può spesso rivelarsi molto sottile…] e in ogni caso il dipendente, né nello svolgimento di questo secondo lavoro “a partita iva” né in qualsiasi altro modo, può rendere pubbliche notizie riguardanti le iniziative [commerciali o di natura diversa] o qualunque altra attività specifica della farmacia “principale”.
Il dipendente dovrà in sostanza – in queste sue altre attività – astenersi da ogni condotta che possa anche indirettamente pregiudicare gli interessi aziendali del datore di lavoro, diversamente potendone rispondere sia sul piano disciplinare [fino alla misura del licenziamento], che su quello risarcitorio [ovviamente in caso di danno arrecato con la sua attività concorrenziale].
In questo periodo di carenza di personale, che Lei giustamente denuncia, sono forse più numerosi di un tempo i giovani farmacisti che sembrano propendere prevalentemente – o comunque in termini consistenti – proprio per un’attività a partita iva, potendo infatti usufruire in tal caso sia dei vantaggi fiscali della c.d. flat tax [il cui attuale limite di 65.000 euro annui di ricavi parrebbe destinato ad essere elevato dal Governo Meloni a 100.000 euro…], come pure, è difficile negarlo, di una maggiore forza contrattuale riuscendo magari a cogliere una paga oraria base maggiore.
È comunque un “mercato” ancora molto fluido e quindi lontano da un approdo consolidato.
(giorgio bacigalupo)
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