La ns. farmacia dispone in pratica di un parcheggio privato per i clienti al quale però si accede solo superando una sbarra. 
Dieci gg. fa purtroppo hanno rubato dal parcheggio un’autovettura e il proprietario è deciso a chiederci il risarcimento dei danni, nonostante vi siano ben due cartelli che specifichino che si tratta di un’area non custodita.
Siamo tenuti a risarcire il cliente, considerato che la sbarra si alza con la semplice vicinanza di una vettura?

A carico della farmacia non dovrebbe essere configurabile nessuna responsabilità risarcitoria, perché il vostro è un parcheggio senza obbligo di custodia [né a carico della farmacia né di chiunque altro] ancor più perché questo viene espressamente chiarito nei due cartelli da Lei citati.

Neppure la sbarra che avete apposto all’ingresso al parcheggio cambia dunque la situazione: come del resto ha chiarito la Suprema Corte in una sentenza del 2011, la presenza della sbarra è utile generalmente per evitare che dell’area adibita a parcheggio possa essere fatto un uso inappropriato, cioè in questo caso da “non clienti” della farmacia, e quindi non esprime di per sé la minima manifestazione di volontà di custodire le auto parcheggiate.

Ci pare perciò di dover concludere per l’inconsistenza dell’eventuale azione risarcitoria promossa da quel cliente.

(cecilia spostato)

La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!