Ho acquistato un immobile nel 2017, con l’agevolazione prima casa, accendendo un mutuo.
Poiché sono prossima al matrimonio, vorrei sapere se ho l’obbligo di cambiare residenza per prenderla nell’abitazione del mio futuro marito che si trova in un comune a 300 km di distanza dal mio.
Qualora dovessi farlo, perderò tutti i benefici fiscali, compreso il diritto alla detrazione degli interessi del mutuo?

Intanto, Le ricordiamo che i coniugi – in principio – non hanno l’obbligo di eleggere la stessa residenza anagrafica.

In ambito fiscale i benefici conseguiti ai fini della tassazione agevolata, registro o Iva, per l’acquisto della prima casa sono vincolati alla residenza dell’acquirente non già nella stessa unità immobiliare di cui si tratti ma nel medesimo comune in cui essa è ubicata.

Per quanto riguarda l’Irpef, la detrazione degli interessi passivi è subordinata – come abbiamo rilevato molte volte – all’utilizzo dell’immobile come abitazione principale, cioè come dimora abituale (condizione materiale) che può perciò anche non coincidere con la residenza anagrafica (condizione formale).

Pertanto, se nel caso specifico – a seguito del matrimonio – Lei va ad abitare nell’immobile del futuro marito la detrazione viene perduta, visto che si tratterebbe di un comune molto lontano da quello in cui è ubicata l’unità abitativa oggetto dell’acquisto in argomento.

Anche quanto all’Imu, infine, per beneficiare dell’esenzione come abitazione principale occorre che il possessore e i componenti del suo nucleo familiare vi dimorino abitualmente e vi risiedano anagraficamente.

(marco righini)

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