Qualche giorno fa avete parlato del credito d’imposta per beni strumentali.
Vorrei sapere se sull’importo del credito dovrò pagare le imposte e come il credito verrà gestito contabilmente.

 

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali – introdotto dalla Legge di Bilancio 2020, rivisto e prorogato dalla Legge di Bilancio 2021 – non concorre alla formazione del reddito né ai fini Irpef/Ires né ai fini Irap.
Quanto all’altro Suo quesito, possiamo precisarLe che – sotto il profilo contabile – il credito costituisce tecnicamente un contributo in conto impianti [non imponibile] nel bilancio di esercizio in cui sono stati effettuati gli acquisti, senza la necessità di attendere il momento in cui il credito verrà effettivamente utilizzato in F24.
Pertanto, avremo un ricavo anticipato da imputare per quote di competenza in conto economico, in relazione alla durata degli ammortamenti dei beni agevolati, secondo la tecnica dei risconti.
Trattandosi appunto di una componente non tassata, sarà inoltre necessario procedere in sede di dichiarazione dei redditi a una variazione in diminuzione, pari all’importo imputato in bilancio in corrispondenza del credito d’imposta spettante.
Abbiamo voluto aggiungere queste poche righe di chiarimento su una vicenda che peraltro viene gestita per lo più dagli studi professionali, compreso evidentemente il nostro.

 (andrea raimondo)

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