[…nuove proroghe in arrivo tra gli emendamenti approvati]
Il Senato ha votato la fiducia posta dal Governo sul Decreto fisco-lavoro (DL 146/2021) collegato alla Legge di Bilancio 2022 con un maxi-emendamento interamente sostitutivo del testo originario del decreto, con qualche ulteriore modifica dell’ultima ora.
Tra gli interventi più incisivi in materia fiscale introdotti dal provvedimento figurano:
- la proroga dal 30 novembre al 9 dicembre 2021, dei versamenti delle definizioni agevolate (rottamazione ter e saldo e stralcio) che tuttavia – con il beneficio dei 5 giorni di tolleranza – potranno nel concreto essere effettuati entro il 14 dicembre p.v. [ovviamente per coloro che non avessero saldato il dovuto];
- l’estensione da 150 a 180 giorni del termine per il pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021; entro tale periodo, dunque, l’agente della riscossione non potrà attivare né misure cautelari (fermo dei veicoli e ipoteca) né azioni esecutive (pignoramenti, anche presso terzi) [e però Attenzione: il termine per un eventuale ricorso resta quello di 60 giorni];
- la rimessione in termini al 16 dicembre 2021 delle rate degli avvisi bonari scadute nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020: tali rate, infatti, dovevano essere versate entro il 16 settembre in unica soluzione o alternativamente in 4 rate entro il 16 dicembre 2020 (art. 144 Decreto Rilancio), e pertanto si possono effettuare i versamenti omessi entro il 16 dicembre p.v. senza sanzioni e interessi;
- la proroga del versamento dell’Irap dal 30 novembre al 1° gennaio 2022, per la restituzione – senza sanzioni e interessi – dell’esonero dell’Irap per chi avesse superato il massimale di aiuti di Stato di 1 milione e 800 mila euro fino al 31 dicembre 2021 (previsto dal Temporary Framework, di cui abbiamo parlato a suo tempo).
Il decreto fisco-lavoro ora passerà alla Camera, dove i lavori sono fissati in calendario a partire dal 13 dicembre p.v. ma con la consapevolezza che si tratta di un passaggio meramente formale, non essendoci del resto il tempo materiale per ulteriori modifiche: il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 20 dicembre p.v.
(andrea raimondo)
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