La farmacia nei casi più delicati consegna i farmaci direttamente a domicilio dei clienti e generalmente se ne occupa un nostro farmacista utilizzando la propria vettura.
Come ci dobbiamo regolare per rimborsargli i costi sostenuti?

Abbiamo avuto già occasione di occuparci brevemente di questo tema, ricordando che, se è un dipendente della farmacia a effettuare le consegne e utilizza una vettura aziendale, queste sue prestazioni parrebbero rientrare nei suoi compiti ordinari e quindi egli non dovrebbe aver diritto a compensi ulteriori.

Anzi, proprio per questo, sarebbe opportuno in tale ipotesi che questa specifica attribuzione fosse prevista espressamente perlomeno in uno scambio di corrispondenza tra la farmacia e l’interessato.

Le cose stanno invece diversamente nel caso descritto che del resto è abbastanza frequente: qui è necessario contemplare in busta paga un rimborso spese che può essere indicato in misura forfetaria o, più ragionevolmente, determinato in base alle tabelle chilometriche Aci.

In questa seconda eventualità l’ammontare del rimborso, appunto chilometrico, non è per lo più soggetto a tassazione costituendo un indennizzo per costi sostenuti dal dipendente per conto e nell’interesse della farmacia.

In ogni caso, il Consulente del lavoro potrà indirizzarvi convenientemente.

(giorgio bacigalupo)

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