Abbiamo in casa due cani – uno intestato a me e uno alla mia compagna – e nel 2022 ho sostenuto delle spese veterinarie per loro.
La mia domanda è: posso detrarre in dichiarazione dei redditi le spese sostenute anche se sono proprietario solo di uno dei due?
E se sì, il limite di detrazione è da moltiplicare per due?

Riguardo al primo quesito la risposta è affermativa, perché la detrazione delle spese veterinarie, farmaci e/o veterinario, spetta al soggetto che ha sostenuto la spesa indipendentemente che egli sia o meno il proprietario dell’animale, ma questo – attenzione – sempreché nell’effettuazione delle spese egli abbia indicato il proprio codice fiscale, e non quello del proprietario, dato che è il codice fiscale che decide.

Quanto al limite di spese detraibili, il tetto è quello di 550 euro non per singolo animale ma per singolo contribuente [anche perciò nel caso in cui questi abbia provveduto a sostenere le spese per… 10 cani].

La franchigia è fissa e ammonta a euro 129,11, cosicché la detrazione massima spettante è pari a euro 420,89 x 19% = euro 79,96.

Infine, per fruire della detrazione è indispensabile che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, tranne che per le spese sostenute per l’acquisto di farmaci veterinari o per le prestazioni del medico veterinario rese nell’ambito di strutture pubbliche o di strutture private accreditate al SSN [come già abbiamo avuto modo di chiarire nella Sediva News del 14/02/2023].

(marco righini)

 

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