Nel corso di un’ispezione ordinaria dell’ASL ci è stato contestato il fatto di avere il contenitore della raccolta differenziata dei rifiuti nel bagno.
Considerato che, dovendo rispettare il calendario per il conferimento periodico dei rifiuti, siamo obbligati ad accantonare provvisoriamente presso di noi i sacchi della raccolta differenziata, e tenuto conto che purtroppo non abbiamo fisicamente un luogo più idoneo (le alternative sono il punto vendita, il magazzino, il laboratorio o l’angolo amministrazione…), chiedo come dobbiamo comportarci al riguardo e se ci sono veramente disposizioni normative che impediscono di tenere i rifiuti nel bagno!
Le informazioni in materia di raccolta differenziata reperibili sul sito ufficiale del Suo Comune si limitano a disciplinare modalità e orari di consegna, i criteri per la differenziazione dei rifiuti in fase di raccolta, ecc., ma nulla recano sulla “corretta detenzione” nei locali del negozio dei contenitori destinati a tale scopo.
Se ne deve concludere – ci pare – che questi “sacchi” debbano/possano essere conservati [perfino!] nell’esercizio commerciale in attesa del conferimento al pubblico servizio, quindi nel rispetto delle regole generali di buona igiene e salubrità dei locali adibiti all’attività, senza pertanto ulteriori restrizioni.
Chiarito questo, per tentare di essere più precisi bisognerebbe conoscere in dettaglio i motivi che hanno indotto la Asl a contestare la sistemazione dei contenitori nel bagno e in particolare se gli ispettori hanno ravvisato la violazione di una specifica disposizione normativa, ovvero se hanno semplicemente formulato un giudizio, come dire, di “opportunità” [e in quest’ultimo caso, in base a quale valutazione].
Beninteso, saranno gradite – da qualunque versante provengano – ulteriori e più edotti chiarimenti…
(cecilia sposato)
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