Come forse già sapete, il Consiglio di Stato ha pubblicato l’ordinanza [n. 1295 del 03.04.2023] che ha deciso – accogliendola – sull’istanza cautelare dei concorrenti contro cui avevano agito dinanzi al Tar altri concorrenti vedendosi accogliere il loro ricorso [Tar Campania n. 1341 del 02.03.2023].
Sulla questione rinviamo alle altre nostre note:
– Sediva News del 15.07.2022: “Concorrenti “contro” concorrenti nel concorso campano il Tar sospende temporaneamente la graduatoria…”;
– Sediva News del 21.07.2022 “Ecco l’ordinanza del Tar Campania: se non interviene il CdS, la vicenda può aggravarsi fortemente”;
– Sediva News del 9.12.2022 “Ancora inquietudini dal concorso campano…”;
– Sediva News del 27.01.2023 “Sempre in attesa degli esiti del giudizio dinanzi al Tar Campania”;
– Sediva News dell’8.3.2023 “Il poco decifrabile scenario conseguente a Tar Campania n. 1341 del 02.03.2023”.
Ora, dunque, la sentenza del Tar è stata privata di qualsiasi efficacia ma la parola fine su questa vicenda potrà scriverla soltanto la decisione di merito del CdS per la quale tuttavia “è prevedibile una fissazione a data ravvicinata mediante Decreto del Presidente della Sezione”.
Qualche giorno fa [v. Sediva News 29.03.2023 “Concorso campano: come giudicherà il CdS le tesi del Tar?”] avevamo provato a tracciare un quadro di possibili scenari secondo l’esito di questa fase cautelare.
Con questo provvedimento, indubbiamente molto illuminato [e non accade sempre…], il CdS “anche tenuto conto del lungo tempo trascorso dall’indizione del concorso straordinario” ha ritenuto condivisibilmente “prevalente l’interesse degli appellanti [i concorrenti, cioè, colpiti dalla sentenza del Tar] al mantenimento della res adhuc integra fino alla decisione di merito”, e che quindi “occorra sospendere la procedura di interpello in corso per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche”.
Era questa l’ipotesi che era lecito auspicare e fortunatamente è proprio quella che ha “scelto” il Consiglio di Stato.
Pertanto, il primo interpello – quando sarà – dovrà ripartire da zero [anche se non c’erano dubbi al riguardo…] e soprattutto è un interpello che dovrà essere riavviato secondo le coordinate decise nel merito dal Consiglio di Stato.
In definitiva sarà la sentenza d’appello a dire se e quali concorrenti vadano interpellati, se e quali concorrenti vadano esclusi dalla graduatoria, se e quali concorrenti siano incappati in una “doppia assegnazione” ormai non più riparabile, e così via.
Perlomeno, però, il Consiglio di Stato avrà sciolto per buona parte questo vero e proprio “bubbone” [di manzoniana memoria…] prendendo anche posizione – verosimilmente – su parecchie questioni oggetto del giudizio, che tanti problemi stanno suscitando in ogni dove.
(gustavo bacigalupo)
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