Io e mio fratello abbiamo un immobile in comproprietà, al 50%, che abbiamo deciso di destinare a locazioni brevi, tramite un intermediario immobiliare. Vorrei sapere innanzitutto, per quanti giorni, al massimo, è consentito locare l’immobile; inoltre, essendo stato stipulato il contratto a mio nome vorrei sapere se nella mia dichiarazione precompilata troverò l’intero importo corrisposto dal conduttore e se sia necessario, nel caso, ripartire gli importi tra me e mio fratello.

La disciplina normativa di riferimento, concernente per l’appunto il regime fiscale delle locazioni brevi, è contenuta nell’art. 4 del D.L. 24/04/2017, n. 50, convertito, con modificazioni dalla L. 21/06/2017, n. 96.
In particolare, ai sensi del comma 1 dell’art. 4, viene individuato un arco temporale di durata non superiore a 30 giorni per i contratti di locazione breve di immobili ad uso abitativo.
Circa l’altro quesito, ci pare che – nel momento in cui l’intermediario immobiliare rilasci una certificazione unica contenente soltanto il codice fiscale del soggetto riportato nel contratto [e quindi relativo a uno solo dei comproprietari] – si avrà come conseguenza l’inserimento del totale del corrispettivo proprio nella dichiarazione precompilata di quest’ultimo.
Pertanto, visto il trattamento fiscale dei redditi fondiari [che prevede la tassazione in capo ai proprietari, da ripartire in base alla loro percentuale di possesso, a prescindere dall’effettiva percezione del canone] il corrispettivo pagato dal conduttore dell’immobile locato andrà riportato, correttamente ripartito al 50%, nella dichiarazione dei redditi Sua e in quella di Suo fratello [Cfr. art. 26, commi 1 e 2 del Tuir].

(francesco sonnino silvani)

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