Sono titolare di una Farmacia e insieme a mia moglie abbiamo costituito un’impresa familiare. Mia moglie sta effettuando la ristrutturazione di un appartamento di cui è unica proprietaria, fruendo del bonus ristrutturazione del 50%. Vorrei sapere se mia moglie può cedermi il bonus e in caso affermativo se è necessaria l’asseverazione dei costi, e inoltre se posso compensare il bonus con l’Iva, i contributi Inps, il premio Inail.

La risposta al primo quesito è senza dubbio affermativa, perché il credito d’imposta corrispondente al bonus ristrutturazione edilizia può effettivamente essere ceduto a qualsiasi terzo, familiare o non familiare, come previsto dall’art. 121 del Decreto Rilancio [dunque, tanto per fare chiarezza, sotto questo aspetto la sussistenza di un’impresa familiare tra voi non esercita nessun ruolo].

Il credito così acquisito, comunque, può essere inoltre compensato con tutti i tributi per il tramite del modello F24, tra i quali quindi rientrano anche quelli citati nel quesito.

Infine, l’asseverazione dei costi non è richiesta soltanto per le “opere già classificate come attività di edilizia libera” e per gli “interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari” [art. 121, comma 1-ter, lettera b, del Decreto Rilancio], e quindi per tutti gli altri casi è necessaria sia l’asseverazione di un tecnico  e sia il visto di conformità rilasciato da un professionista abilitato o da un caf.

(andrea raimondo)

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