Ho letto la vostra news sul testamento olografo di qualche tempo fa e vorrei avere alcune precisazioni. Mio padre è venuto da poco a mancare e abbiamo trovato un testamento scritto di suo pugno, datato però 311 gennaio 2021. Trattandosi sicuramente di un errore di distrazione, vorrei sapere però se ciò può avere conseguenze sulla validità del testamento.

Come abbiamo già visto nella Sediva News del 9 luglio 2021 [“Testamento olografo”], quella a cui Lei probabilmente si riferisce, il testamento olografo – ai sensi dell’art. 602 cod. civ. – deve essere, per la sua validità, redatto interamente e di suo pugno dal testatore, deve contenere il giorno, il mese e l’anno della sua redazione e naturalmente essere sottoscritto dal testatore.

Ma cosa accade se la data indicata risulta impossibile, inesistente o palesemente erronea [se cioè, ad esempio, viene indicato il giorno 30 febbraio di un dato anno oppure riportato un giorno con 3 cifre, come nel caso da Lei prospettato]?

C’è un precedente abbastanza recente di un giudice di merito, ed esattamente della Corte d’Appello di Cagliari, che nella sentenza n. 381/2021 esamina proprio il caso dell’indicazione in un testamento olografo di una data manifestamente erronea.

I giudici cagliaritani, ribadendo un orientamento ormai abbastanza consolidato in giurisprudenza, rilevano che – quando il testatore abbia redatto e regolarmente sottoscritto un testamento che, come sembrerebbe essere quello cui Lei si riferisce, riporti una data impossibile – questa può essere rettificata dal giudice, che può desumere la reale volontà del de cuius da altri elementi intrinseci ricavabili dallo stesso atto testamentario.

Beninteso, ci sembra opportuno precisarlo, sarà possibile validare il testamento olografo con data errata – e ovviamente non voluta dal testatore – soltanto quando essa sia frutto con tutta evidenza di un errore materiale del testatore, dipendente, poniamo, da distrazione e/o ignoranza.

(cecilia v. sposato)

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