L’“ambiente” in cui va contestualizzata quanto più possibile la gestione della farmacia, infatti, è e resta il c.d. mercato.
Diventa quindi ineludibile acquisire [e mantenere nel tempo] anche una visione sistematica dei fattori che caratterizzano appunto il mercato, perché la farmacia non deve mai dimenticare di essere un “organismo economico” sotto ogni aspetto, senza però mai trascurare – si badi bene – la sfera dell’etica e men che meno la sfera della deontologia.
Ma per “aggredire” il mercato in un modo almeno tendenzialmente fruttifero o più fruttifero, sarà necessario procedere – come del resto abbiamo già accennato in due o tre circostanze precedenti – alla pianificazione della gestione aziendale che, detto in pillole, impone di:
- effettuare previsioni all’interno del mercato di appartenenza;
- definire gli obiettivi;
- individuare le strategie migliori;
- valutare le criticità che non hanno permesso di realizzare gli scopi prefissati;
- riformulare, ove possibile, gli obiettivi attraverso nuove e diverse strategie.
Concludendo, tuttavia, non possiamo non puntualizzare anche che il budget – alla fine di tutto – resta lo strumento ovviamente fondamentale e verso il quale è necessario dunque rapportare la fattibilità delle nostre scelte, traducendo in definitiva finalità e strategie in azioni concrete nel breve, nel medio e nel lungo periodo.
(michela pallonari)
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