Sono titolare di una farmacia nel Lazio e mi sono accorto, leggendo le vs. Sediva News, che ho emesso per errore lo scontrino fiscale per l’incasso della DCR di gennaio e febbraio 2022 comprensivo della remunerazione integrativa e precisamente il rigo 20. Come posso rimediare?

Si tratta di un tema che riguarda un numero non ridottissimo di farmacie, tant’è che qualche giorno fa è stata inviata a tutta la clientela assistita una specifica circolare, che perciò possiamo qui in sostanza replicare.

La remunerazione aggiuntiva rappresenta – lo ricordiamo una volta di più – un ricavo per la farmacia non soggetto a iva.

L’emissione dello scontrino definitivo relativo all’incasso della DCR – comprensivo appunto della remunerazione aggiuntiva – comporta pertanto una maggiore iva da versare, proprio perché scorporata su un ricavo non soggetto all’imposta che in realtà, a ben vedere, è un contributo in conto esercizio.

La soluzione per rimediare a questa Sua “svista” consiste nel ridurre il documento commerciale definitivo relativo all’incasso della DCR [di marzo 2022, come il quesito riferisce] dell’importo corrispondente alle eccedenze degli scontrini relativi in questa specifica evenienza alle mensilità di gennaio e febbraio 2022.

L’importo che perciò la farmacia dovrà “battere” – quando riceverà l’incasso della DCR di marzo – sarà il seguente: rigo 18 DCR di marzo meno la differenza tra il rigo 20 e il rigo 18 delle DCR sia di gennaio che di febbraio.

Così operando, recuperiamo l’iva versata in anticipo e riallineiamo le scritture contabili relative al credito Asl presente in bilancio.

È chiaro, infine, che – una volta effettuato il recupero – l’importo che dovrà essere formalizzato nel Registratore Telematico per gli incassi delle successive mensilità sarà sempre quello indicato nel rigo 18 della DCR laziale.

(roberto santori)

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