Uno studio della Accenture Interactive ha rilevato che un programma fedeltà ben strutturato può incrementare le entrate anche fino al 18%.
È chiaro, del resto, che l’obiettivo che ogni farmacia dovrebbe porsi – perlomeno tendenzialmente – è quello di far diventare il proprio esercizio, proprio ricorrendo a una soluzione come questa, il classico punto di riferimento per la clientela.
Non è, s’intende, un obiettivo facile da cogliere, ma può diventare realisticamente raggiungibile se ci si affida a un buon programma di fidelizzazione, che tuttavia dovrà tener conto anche dei tre punti chiave per assicurarsi che esso possa aggiungere nel concreto valore alla farmacia.
Ed esattamente.
- Differenziate il vostro programma
Spesso, magari fin troppo spesso, i programmi di fidelizzazione delle farmacie sono simili tra loro, soprattutto in termini di premi o “ricompense” per i clienti.
Fate allora un’indagine e cercate di individuare cosa poter offrire ai vs. clienti di più e/o meglio [in termini evidentemente di beni e/o servizi] rispetto alla “concorrenza”, perché è addirittura intuitivo che dobbiamo fornire ai nostri pazienti chiare e accattivanti ragioni per scegliere la nostra farmacia rispetto alle altre.
Inoltre, attenzione, i clienti devono avvertire il ns. programma fedeltà – sempre tendenzialmente – come indirizzato singolarmente a ciascuno di loro e quindi non come un’iniziativa pensata per la generalità dell’utenza e quasi “spersonalizzante”.
Tutti i vostri sforzi di marketing, insomma, devono essere tesi a rendere la clientela consapevole del “valore aggiunto” che deriva o può derivare dal programma di fidelizzazione della vostra farmacia.
- Restate al passo con la tecnologia
Se si tratta però di un programma di fidelizzazione che non prevede autentiche funzionalità digitali o mobili, gli utenti [specie se di età non… avanzata] potrebbero magari essere meno inclini a partecipare e di conseguenza indotti a preferire la proposta di un’altra farmacia.
Certo, penserete, la clientela non mostra per lo più grande propensione al digitale e all’informatica in genere e comunque la gran parte di essa non sembra molto esperta nell’uso di dispositivi elettronici.
Ma anche in questa eventualità può essere importante iniziare la transizione in un programma di premi ottimizzato per i dispositivi mobili, garantendo così al tempo stesso che la vs. farmacia sarà competitiva anche in futuro [con la creazione, ad esempio, di un’applicazione (APP) specifica che di per sé può essere comunque un ottimo incentivo per la clientela più giovane…].
- Tenete sotto controllo il ritorno sull’investimento
Infine, la valutazione di aspetti, come la crescita degli iscritti, il tasso di fidelizzazione o anche lo stesso numero delle transazioni, può fornire dati significativi sull’andamento del vs programma di fedeltà e dunque suggerirvi anche eventuali correttivi.
Naturalmente, però, l’indice più serio e accreditato del successo di un programma di fedeltà non può che restare quello determinato dal ROI [return of investment], perché nessun programma – di fidelizzazione, di fedeltà, ecc. – può ovviamente considerarsi di successo ove non giovi, se pur non necessariamente nel brevissimo periodo, ai profitti della farmacia.
(michela pallonari – cesare pizza)
La SEDIVA e lo Studio Bacigalupo Lucidi prestano assistenza contabile, commerciale e legale alle farmacie italiane da oltre 50 anni!