In seguito ad una partita a carte ho perso una cospicua somma di denaro con un mio amico ed ho prontamente pagato il mio debito. Informandomi però, ho scoperto che i debiti di gioco non hanno alcun valore dal punto di vista legale e quindi vorrei riprendermi la somma persa. Cosa posso fare?
Quello da Lei esposto è un classico “caso di scuola”: i debiti di gioco integrano obbligazioni c.d. naturali.
Con obbligazione naturale s’intende, infatti, un obbligo morale e/o sociale – come tale di per sé non vincolante – cui segue un pagamento spontaneo da parte del debitore.
In queste vicende, pertanto, non sono in realtà configurabili obblighi giuridici a carico del debitore, né di conseguenza il creditore può vantare diritti di credito o simili.
E però, ai sensi dell’art. 2034 cod. civ., il nostro ordinamento non ammette “la ripetizione di quanto è stato spontaneamente prestato in esecuzione di doveri morali e sociali, salvo che la prestazione sia stata eseguita da un incapace”.
È vero dunque che Lei non era tenuto a saldare questo Suo debito di gioco – se non appunto per dovere morale e/o sociale – ma, una volta corrisposto spontaneamente il pagamento, non ha diritto alla restituzione della somma.
(cesare pizza)
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