Tra le novità recate dal Decreto Rilancio c’è anche quella – nuova di zecca e di buona rilevanza pratica – dell’introduzione della facoltà per i possessori al 1° luglio 2020 di quote sociali e/o di terreni di rideterminarne il valore [quindi “affrancandoli”] a tale data:
- redigendo entro il 30 settembre 2020 la perizia asseverata del valore appunto al 1° luglio 2020 della quota e/o del terreno;
- e versando entro la stessa data del 30 settembre 2020 l’intero ammontare dell’imposta sostitutiva pari sempre all’11% del valore risultante dalla perizia oppure la prima di tre rate.
Resta in ogni caso ferma la facoltà per i possessori al 1° gennaio 2020 di quote sociali e/o di terreni [già prevista dalla Legge di Stabilità 2020] di rideterminarne [anche qui perciò “affrancandoli”] il valore a tale data, anche qui perciò “affrancandoli”:
- redigendo entro il 30 giugno 2020 la perizia asseverata del valore appunto al 1° gennaio 2020 della quota e/o del terreno;
- e versando entro la stessa data del 30 giugno 2020 l’intero ammontare dell’imposta sostitutiva dell’11% del valore risultante dalla perizia oppure la prima di tre rate.
In sostanza:
– chi possedeva partecipazioni sociali e/o terreni già al 1° gennaio 2020 [e abbia ovviamente continuato a possederli anche al 1° luglio], potrà procedere sia alla rivalutazione al 30 giugno che – ove naturalmente lo ritenga opportuno o necessario [se, ad esempio, la prima rivalutazione si è rivelata successivamente errata per difetto…] – al 30 settembre, oppure [se ha saltato la prima] soltanto quella al 30 settembre;
– mentre chi ne è possessore da data successiva al 1° gennaio 2020, e però almeno dal 1° luglio 2020, potrà effettuare evidentemente soltanto la seconda rivalutazione.
Come abbiamo avvertito altre volte, chi ha quindi in corso trattative per la cessione di quote sociali [e/o di terreni] oppure ha i in progetto di cederle ha in pratica più tempo per “affrancarne” il valore e godere così del beneficio concesso ormai ripetutamente dal nostro legislatore alla ricerca delle entrate perdute.
(stefano lucidi)
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