Mi sono reso conto che i dati contenuti in un invio effettuato dal Registratore Telematico sono errati. Come posso rimediare?

Quesiti come questo sono frequentissimi e per la verità molto più numerosi di quel che sarebbe ragionevole attendersi.
Pertanto, specie tenuto conto della rilevanza delle trasmissioni errate di corrispettivi sulle imposte sia dirette che indirette [e soprattutto naturalmente sull’IVA], non possiamo sottrarci all’onere di guidarVi passo passo – o per lo meno tentare di farlo – nella procedura necessaria per segnalare l’errore/anomalia in cui siete incappati all’Amministrazione finanziaria, e porvi rimedio a ogni effetto.
Del resto, nonostante sia un apparato estremamente sicuro e performante, il registratore telematico [noto con l’acronimo di RT] – come tutte le “macchine informatiche” – è soggetto ad anomalie e/o omissioni, anche se in questi primi mesi di “vita sul campo” del RT abbiamo potuto rilevare che le anomalie riscontrate [quella più frequente sta nella doppia trasmissione a distanza di pochi secondi di uno stesso importo] compongono una casistica non particolarmente variegata cui però, proprio per questo, è certo più agevole [oltre che ovviamente del tutto imprescindibile, tenendo presente quali possono rivelarsi le già ricordate conseguenze] porre rimedio.
L’Agenzia delle Entrate, è vero, ha indicato fin dal “debutto” il percorso per segnalarle [anche se nei fatti manca tuttora per queste vicende una “guida” ufficiale], ma è un percorso tortuoso e molto articolato che vi descriveremo dopo avervi però illustrato il rimedio di facile adozione che abbiamo recentemente inserito in Skynet [come vedete, questa è una News redatta a quattro mani].
Dapprima, allora

  • Il rimedio con Skynet

Qui, perciò, la procedura si semplifica parecchio e anche questo ci pare debba convincere tutti a continuare senz’altro ad affondare a piene mani nelle mille funzionalità di Skynet, che d’altronde – lo sapete bene – è uno strumento messo del tutto gratuitamente a disposizione delle farmacie assistite.

Infatti, la segnalazione può essere inoltrata accedendo direttamente alla sezione Corrispettivi telematici di Skynet [come indicato in figura] ed entrando nei dettagli delle singole trasmissioni, dettagli che – oltre a permettere una verifica efficace di quel che realmente l’RT ha trasmesso – consentono appunto di operare anche attività di segnalazione.

 

 

 

 

 

Una volta entrati quindi nella sezione Dettaglio RT, sarà sufficiente cliccare – nella colonna “Segnala anomalia” – sul triangolo corrispondente alla trasmissione da segnalare

 

 

 

 

 

e apparirà questo riquadro

 

 

 

all’interno del quale dovete descrivere la “motivazione”, cioè la natura e/o il tipo di anomalia in un breve messaggio di testo, quel che permetterà anche – ed è una funzionalità anche per questo utilissima – di rendere possibile in qualsiasi momento la consultazione di quel che è stato precedentemente trasmesso come “anomalo” [un esempio pratico di motivazione potrete coglierlo nell’ultimo capitolo di queste note].

  • Il rimedio ordinario seguendo la procedura dell’AdE

Come dicevamo, il rimedio ordinario, pur non complicatissimo, è comunque articolato e forse un po’ farraginoso,  e quindi vi preghiamo – per poterlo comprendere al meglio – di seguirci con pazienza ed attenzione.
Dunque, secondo le indicazioni riportate nelle specifiche tecniche [nella loro ultima versione 9.0 del 23/12/2019], richiamate anche dalla Faq pubblicata sul sito tematico dell’Agenzia delle Entrate il 17/01/2020, qualora l’esercente si renda conto che una registrazione avvenuta tramite il Registratore Telematico sia errata e/o anomala [come ad esempio nel caso in cui i dati presenti nel report di chiusura giornaliero (documento gestionale) siano difformi da quelli trasmessi dal RT, o nel caso citato poco fa in cui venga inviato più volte dal RT uno stesso importo] e/o quando una trasmissione telematica dei corrispettivi contenga dei dati non corretti [come ad esempio nell’ipotesi in cui il RT sia impazzito trasmettendo un incasso giornaliero di un… milione di euro], è possibile segnalare all’Amministrazione finanziaria tali errori e/o anomalie, mediante l’apposita procedura web messa a disposizione dell’utente nella sezione del portale dell’Agenzia delle Entrate “Fatture e Corrispettivi.

N.B. Ricordiamo che si tratta della sezione del portale dell’Agenzia delle Entrate che consente al contribuente di interagire e quindi anche verificare e gestire tutta la costellazione di eventi legati alle “Fatture” e ai “Corrispettivi”.

Naturalmente, per iniziare tale procedura, occorre essere già in possesso delle proprie credenziali di accesso ai servizi telematici dell’AdE [c.d. fisconline], oppure aver conferito l’incarico ad un altro soggetto [commercialista, tecnico abilitato del RT, ecc..] tramite l’apposita delega per l’utilizzo dei servizi di Fatturazione elettronica e Corrispettivi telematici [c.d. delega FE], grazie alla quale il delegato avrà la possibilità di intervenire direttamente.
Tuttavia, tale procedura web – come accennato – prevede una serie di passaggi all’interno del ricordato portale Fatture e Corrispettivi e quindi, per tentare di rendere più comprensibile la descrizione dell’intero processo, prenderemo come riferimento un caso pratico affrontato di recente e che di seguito viene riportato:

Caso pratico

I corrispettivi complessivi trasmessi mediante l’unico RT [quando ovviamente la farmacia ne ha uno soltanto] di una nostra farmacia in data 8 gennaio 2020 sono stati pari ad € 161.279,39; senonché, a distanza di qualche giorno il titolare si è reso conto che tale importo risultava “viziato” da un’errata battitura di uno scontrino [che oggi, come sapete, è diventato ufficialmente il “documento commerciale”] di € 159.015,90 da annullare completamente, in quanto la chiusura giornaliera corretta da trasmettere per quella giornata avrebbe dovuto ammontare esattamente a € 2.263,49.
In prima battuta l’utente [anche con l’ausilio del tecnico abilitato] ha tentato di stornare l’importo del documento commerciale “incriminato” tramite l’ordinaria procedura di “annullo” per mezzo del RT [si veda al riguardo la Sediva News del 20/09/2019], senza però riuscirvi.
Qui il ns Studio ha dovuto inevitabilmente ricorrere all’accennata procedura web di segnalazione delle anomalie e che ora descriviamo nel dettaglio.
Come prima operazione [una volta entrati nel portale Fatture e Corrispettivi, seguendo la procedura Fisconline già descritta], al fine di individuare precisamente quale fosse stato l’invio telematico errato che la farmacia avrebbe voluto segnalare, abbiamo cliccato dapprima su “Fatture elettroniche e altri dati Iva” nell’area “Consultazione”.

 

 

 

 

 

Poi, nella successiva pagina, individuata l’area Corrispettivi abbiamo selezionato la voce “Invii/Aggregati giornalieri.

 

 

 

 

 

Seguendo questo iter abbiamo dunque avuto accesso a una sezione di ricerca degli “invii giornalieri” che ci ha consentito di individuare con esattezza l’invio telematico contenente l’errore, che nel nostro caso è risultato essere Id invio n. 17*****02 dell’08/01/2020 pari ad € 161.279,39.

 

 

 

 

 

 

 

 


Aprendo qui una parentesi, ricordiamo che chi – pur avvalendosi generalmente del ns. portale Skynet, sta rimediando all’errore con la procedura ordinaria – può rintracciare agevolmente il n. Id invio, saltando quindi tutti i passaggi all’interno del portale Fatture e Corrispettivi sin qui descritti, cliccando direttamente sul pulsante Dettaglio RT accessibile dalla sezione Corrispettivi telematici_Registro corrispettivi-RT e seguire infine il percorso indicato nelle due figure qui sotto riportate.

 

 

 

 

 

 

 


Una volta pertanto individuato il numero dell’ Id invio [con o senza l’utilizzo di Skynet], dobbiamo tornare nell’area di Consultazione vista in precedenza, ma questa volta cliccando su “Monitoraggio delle ricevute dei file trasmessi”

 

 

 

 

e poi, nella pagina successiva, cliccando su “File dati corrispettivi” nella sezione Ricevute file corrispettivi telematici

 

 

 

 

 

Abbiamo avuto così accesso a una sezione di ricerca dove poter immettere – nel campo “Identificativo Trasmissione” – il numero dell’Id trovato in precedenza: 17*****02.

 

 

 

 

 

 

Ora il sistema ha individuato con esattezza la trasmissione telematica Id invio 17*****02, e cliccando sulla “lentina” apparsa nella corrispondente sezione di Dettaglio si può accedere finalmente (!) all’area in cui poter segnalare l’anomalia dell’errata emissione del documento commerciale di € 159.015,90 battuto per errore in data 08 gennaio 2020.

 

 

La motivazione

Per raggiungere questo risultato, dopo aver messo un “flag” nella casella “Trasmissione anomala”, abbiamo descritto [è obbligatorio farlo!] brevemente l’accaduto nella sezione “Motivazione”, così da rendere pienamente edotta l’Amministrazione finanziaria della vicenda e conseguentemente poter provvedere a registrare contabilmente i corrispettivi di giornata [a valere sulla liquidazione delle imposte sia dirette che indirette] SOLO PER L’IMPORTO DI € 2.263,49, CHE ERA APPUNTO IL NOSTRO OBIETTIVO.

 

 

 

 

 

 

 

N.B. Attenzione: sono estranei a questa vicenda sia il caso di un importo digitato in luogo di un altro e sia quello di uno stesso importo “battuto” due volte perché in tali evenienze, come sapete, il RT consente le operazioni ordinarie di rettifica.

***

Per concludere, e augurandoci che nella lettura siate riusciti a giungere fin qui, quelle appena descritte sono le due procedure che potrete adottare per rimediare a errori/anomalie di trasmissione dei corrispettivi telematici, anche se l’invito evidentemente è quello di avvalervi anche qui di Skynet, in cui d’altronde – come molti di voi avranno già colto – stiamo via via inserendo numerose nuove funzionalità, utilissime sia per una sempre migliore e agevole conduzione aziendale, ma anche per permettervi l’accesso alla “storia” gestionale, fiscale, finanziaria sia della farmacia che del suo titolare, persona fisica o società.

Si pensi, ad esempio, alla possibilità di rinvenire/controllare in ogni momento:
tutte le FE ricevute e inviate;
– l’andamento presente e passato dei corrispettivi telematici;
– i modelli fiscali trasmessi all’AdE negli anni;
– i pagamenti effettuati nel corso del tempo mediante Mod. F24 (imposte dirette, IVA ecc.) con relative ricevute dell’Amministrazione finanziaria;
– i conti economici mensilmente inviati dal ns. Studio e anch’essi “postati” sul Vs Skynet personale [con tanto di confronto con quelli dello stesso mese dell’anno precedente];
– le situazioni patrimoniali periodiche;
– i registri contabili dal 2014 ad oggi da noi conservati in via sostitutiva unitamente del resto a tutte le FE attive e passive, e così via;
oltre alla possibilità per la farmacia di trasmetterci la documentazione “cartacea” semplicemente caricandola in pdf sull’apposita sezione “prima nota – documenti cartacei”, così da evitare che un qualunque documento debba viaggiare per posta o simile.
Non si dimentichi d’altra parte che tutto questo rende anche più sicura la contabilizzazione dei dati e in definitiva più “certa” l’intera contabilità aziendale su ogni versante, compreso quello fiscale che di sicuro resta sempre un obiettivo assolutamente primario.        

(mauro giovannini)

(emiliano minella)

 

 

 

 

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