Ho delle quote di srl titolare di farmacia; purtroppo, per diversi motivi, tra cui un forte disaccordo con gli altri soci, mi trovo nell’impossibilità di restare nella compagine sociale e quindi ho deciso di vendere, fortunatamente con il consenso degli altri soci, le mie quote a un farmacista attualmente estraneo alla società.
Come posso determinare il prezzo della cessione?
Il corrispettivo della cessione di quote sociali corrisponde alla somma algebrica tra il valore di avviamento e il patrimonio netto.
Il primo, come noto, costituisce generalmente l’importo più rilevante ed è quello attribuito, o da attribuire, al “valore di mercato” del complesso aziendale [non necessariamente, come ben sapete, derivante dall’applicazione di formule astrattamente predeterminate o predeterminabili] e anche per questo è in realtà il valore oggetto delle vere trattative tra acquirente e venditore.
Il patrimonio netto, invece, è rappresentato dalla differenza tra le attività e le passività quali emergenti dalla situazione patrimoniale redatta alla data di stipula del rogito di cessione delle quote [ferma l’opportunità di prevedere meccanismi di conguaglio da effettuare successivamente sulla base delle eventuali sopravvenienze attive e passive] e che si compone in pratica – quanto all’attività – delle rimanenze di scorte di merci, dei crediti, delle disponibilità liquide, dell’eventuale iva a credito e dei crediti per premi su vendite, mentre – quanto alle passività -vi rientrano: il fondo tfr, i debiti verso le banche, i debiti verso i fornitori, i debiti verso i lavoratori subordinati, i debiti verso lavoratori c.d. parasubordinati e/o collaboratori e/o professionisti e/o società di servizi, i debiti verso gli istituti previdenziali e/o l’Erario, i debiti per acconto da SSN, l’Iva corrispettivi sospesa, l’Iva a debito, i debiti verso altri finanziatori e i riscontri passivi.
Il risultato algebrico – che può evidentemente rivelarsi positivo o negativo – è dunque la risultanza finale della c.d. “due diligence” e si sommerà sempre algebricamente al valore di avviamento pattuito dalle parti per costituire il prezzo finale di cessione.
(matteo lucidi)
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