Continuo ad avere qualche difficoltà a interpretare alcune voci dell’estratto conto bancario come “valuta”, “saldo liquido”, “saldo contabile” e così via.

L’estratto conto bancario (in breve “e/c”, come del resto crediamo sappiano tutti) è un momento ovviamente importante per e nella gestione delle proprie finanze e quindi è forse opportuno seguire con un po’ di attenzione le informazioni che seguono.

Premesso che l’e/c riepiloga tutte le operazioni registrate sul conto corrente nel periodo di riferimento (mese o trimestre), in ordine temporale crescente, ecco una sintesi delle sue voci principali e del loro significato.

  • Data contabile: il giorno in cui è avvenuta l’operazione registrata contabilmente sul c/c;
  • Valuta: il giorno dal quale è possibile utilizzare il denaro depositato sul c/c [che nei fatti corrisponde al giorno da cui il denaro depositato inizia a produrre interessi attivi, che per la verità nessun c/c bancario può oggi ragionevolmente riconoscere…] o, in caso di sconfinamento, al giorno da cui inizia il calcolo degli interessi passivi];
  • Descrizione: i dettagli relativi all’operazione (causale, tipo operazione, ecc…);
  • Dare: questa colonna riassume tutte le operazioni passive che hanno prodotto addebiti sul c/c (prelievi bancomat, bonifici in uscita, pagamenti utenze e fornitori merci, RID, etc.);
  • Avere: quest’altra colonna, invece, riassume tutte le operazioni attive che hanno prodotto accrediti sul c/c (bonifici in entrata, incassi di corrispettivi e fatture emesse, interessi creditori, incassi di cedole, etc.);
  • Interessi creditori: gli interessi attivi [v. sopra] applicati sulle somme versate sul conto corrente e quindi dovuti dalla banca;
  • Interessi debitori: gli interessi passivi applicati sui debiti verso la banca e perciò dovuti dal cliente;
  • Riepilogo competenze: la differenza di tutte le voci indicate nell’ e/c, che genera evidentemente un accredito se positiva, o un addebito se negativa.

N.B. A seguito del mutamento della normativa sull’addebito degli interessi passivi bancari nei rapporti di c/c, di apertura di credito e negli sconfinamenti, questi vengono conteggiati il 31 dicembre di ciascun anno e diventano esigibili il 1° marzo dell’anno successivo a quello di maturazione.

  • Riassunto scalare: allegato all’e/c vero e proprio, riepiloga i saldi in ordine di valuta (non di data). Contiene le seguenti voci:
    • la valuta;
    • i saldi per valuta;
    • i giorni (il numero di giorni per i quali il c/c ha beneficiato di quel saldo per valuta);
    • i numeri debitori e creditori (cioè il prodotto di ogni saldo per i giorni intercorrenti dalla valuta del singolo saldo alla valuta del saldo successivo);
    • il saldo liquido o disponibile.

Da qualche anno a questa parte, nell’e/c bancario è possibile trovare anche i dati per il calcolo ISEE.

N.B.Con la recente riforma di questo indicatore, i contribuenti sono obbligati, ai fini del rilascio della  DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), a indicare due dati molto importanti riguardanti il loro patrimonio mobiliare: si tratta del saldo e della giacenza media dei c/c bancari e postali di cui i contribuenti dispongono e che infatti entrano appunto nel calcolo dell’ISEE.

Inoltre, come qualcuno di voi avrà già colto, nell’e/c si rintracciano in pratica tre tipi di saldo (liquido, contabile e disponibile), che sono ottenuti:

  • saldo liquido in base alla data di valuta;
  • saldo contabile in base alla data di registrazione contabile;
  • saldo disponibile in base alla data di disponibilità delle relative somme.

N.B. – In caso di errori l’e/c bancario può essere contestato entro il termine di 60 giorni dalla data di ricezione, trascorso il quale l’e/c si considera approvato, precludendo così ogni possibilità di impugnazione entro un termine più ampio, salvi casi particolari [errori nei calcoli, spese non dovute per contratto, ecc]; inoltre, come confermato anche dalla Cassazione (sent. n. 18.650 del 05/12/2003), l’approvazione dell’e/c bancario produce effetti anche nei confronti del fideiussore, che può essere chiamato in giudizio dalla banca per il pagamento delle somme dovute dal debitore principale.

Questo rapido excursus sul contenuto dell’e/c bancario – che certo non ha la pretesa di risolvere ogni dubbio sull’argomento – potrà forse aver chiarito almeno gli elementi essenziali di uno strumento che sicuramente è fondamentale per il controllo dell’andamento delle nostre risorse finanziarie, sia personali che aziendali.

(stefano civitareale)

 

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