[…cioè dai titolari di partita iva e “collegati”]
Con un Dpcm di prossima pubblicazione sulla GU, il termine per il versamento delle imposte dovute dai contribuenti soggetti agli ISA [che, come ben sapete, hanno sostituito gli ormai defunti studi di settore] viene prorogato al 22 luglio p.v., senza il pagamento di alcuna maggiorazione.
Resta inoltre ferma la possibilità di versare entro il 21 agosto l’importo dovuto ma maggiorato in tal caso dello 0,4%.
Il Ministro dell’Economia e Finanze si è visto infatti costretto a proporre questo slittamento, tenuto conto che gli ISA [gli indici sintetici di affidabilità fiscale] non sono ancora operativi e anzi – pur già pubblicata – la seconda versione ancora non può considerarsi ufficiale.
Sono dunque interessati da questo importante rinvio i titolari di partita iva con fatturato inferiore a 5.164.568,99 euro, e perciò:
– i titolari di farmacia, in forma individuale o in forma di società;
– i soci delle società titolari di farmacia, sia di persone che di capitali purché, attenzione, queste ultime abbiano optato od optino per il c.d. regime di trasparenza; e infine
– i collaboratori in imprese familiari.
Per gli altri contribuenti – quindi per i non titolari di partita iva e per i titolari di partita iva con fatturato superiore al citato importo limite – il termine resta fissato al 30 giugno 2019.
(stefano lucidi)
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