Massima attenzione a non incappare in qualche violazione tributaria di natura penale.
La Cassazione ha infatti ulteriormente ribadito (Cass. Pen. Sez. III, n. 12.738 del 22/03/2019) che per i reati tributari – come per la confisca per equivalente – il sequestro preventivo è ammissibile su tutti i beni di cui il reo abbia la disponibilità.
Nel caso di specie, a seguito della commissione di taluni reati fiscali, nel corso delle indagini preliminari veniva emesso un provvedimento di sequestro finalizzato appunto alla confisca per equivalente avente per oggetto beni nella disponibilità dell’imputato per un valore pari al profitto del reato.
L’imputato nel ricorso in Cassazione contestava sostanzialmente che questa misura cautelare fosse del tutto illegittima avendo colpito beni che non avrebbero potuto formare oggetto del reato per la mancanza di un qualunque nesso tra gli stessi ed il fatto illecito.
La difesa infatti riteneva che il provvedimento di confisca adottato assumeva sostanzialmente la veste della confisca in prevenzione che, per espressa disposizione normativa, può riguardare soltanto beni legati da un ben preciso nesso con il reato, con l’esclusione di tutti gli altri.
Ma gli Ermellini non si sono trovati d’accordo.
Secondo le disposizioni di riferimento [contenute nel D.lgs. n. 158/2015, che ha esteso il provvedimento a numerosi reati tributari], l’applicazione della misura nella sua nuova forma per equivalente è applicabile a tutti i beni dei quali il reo disponga, senza fare alcun riferimento ad un eventuale nesso con il reato, con la conseguenza che il sequestro preventivo – che assolve, come noto, a una funzione meramente cautelare – potrà legittimamente avere ad oggetto i beni stessi così da preservarne la destinazione ai fini della confisca per equivalente eventualmente applicabile con la sentenza di condanna.
Il che del resto, come accennato, corrisponde all’indirizzo giurisprudenziale prevalente per il quale tale ultimo provvedimento [la confisca per equivalente] è per l’appunto applicabile a tutti i beni nella disponibilità dell’autore del reato, e non solo a quelli legati da un nesso con il comportamento delittuoso.
In conclusione, pertanto, anche con il sequestro preventivo – come con la confisca per equivalente – sono aggredibili dal Fisco, secondo la Cassazione, tutti i beni del contribuente autore del reato.
(mauro giovannini)
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