[… alla clientela e/o al personale]
Con il Natale ormai alle porte facciamo, come ogni anno, il “punto” sul trattamento fiscale – sia ai fini delle II.DD. che dell’Iva – dei pranzi/buffet/rinfreschi che spesso vengono offerti a clienti e/o dipendenti della nostra farmacia.
L’evento configura una prestazione di servizi (somministrazione di alimenti e bevande) gratuita che può costituire spesa di rappresentanza o meno secondo che gli “invitati” siano i dipendenti della nostra farmacia ovvero i suoi clienti, attuali o virtuali.
Per i dipendenti non possiamo naturalmente parlare di spese di rappresentanza, dato che queste si sostengono con l’obiettivo di generare anche potenzialmente benefici economici per l’impresa attraverso la fidelizzazione della clientela già esistente e/o l’acquisizione della nuova.
I pranzi natalizi, quindi, se offerti ai dipendenti, costituiscono ai fini iva spese indetraibili, mancandovi il requisito dell’inerenza all’attività di farmacia.
Sul versante delle II.DD., invece, si tratta di spese per la somministrazione di alimenti e bevande, e in quanto tali deducibili come costo aziendale nel doppio limite annuo del 75% dell’importo sostenuto a questo titolo (art. 109, comma 6, ultimo periodo del TUIR) e del 5% dell’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi (art. 100, comma 1, TUIR).
Ai fini IRAP, infine, si applicano le regole di indeducibilità/deducibilità previste per il costo del personale.
Per i clienti, ben diversamente, sono senza dubbio spese di rappresentanza che ai fini iva restano indetraibili (art. 19-bis1, comma 1, lett. h) D.P.R. 633/72) mentre, quanto alle II.DD., sono deducibili (anche in questo caso) nel doppio limite annuo del 75% dell’importo sostenuto (dato che sempre di spese di somministrazione di alimenti e bevande stiamo in realtà parlando …) e, per la stragrande maggioranza delle farmacie, dell’1,5% dei ricavi “caratteristici” (art. 108, comma 2 TUIR).
Ai fini IRAP, da ultimo, il costo è deducibile per i soggetti che applicano il metodo del bilancio (contabilità ordinaria) mentre non lo è per quelli che applicano il metodo fiscale (contabilità semplificata).
Infine, attenzione, per entrambi gli eventi – pranzi/buffet/rinfreschi ai clienti e pranzi/buffet/rinfreschi ai dipendenti – sarà necessario, come ormai ben sapete, richiedere e conservare la fattura, magari unitamente a un minimo di documentazione a “supporto” per dimostrare se non altro, in caso di controlli, le generalità dei soggetti ospitati, la durata e il luogo di svolgimento della manifestazione e la natura dei costi sostenuti.
(roberto santori)
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