Con decreto del MEF del 13/12/2017, infatti, il tasso dell’interesse legale è stato aumentato, a decorrere dal 1 gennaio 2018, allo 0,3% su base annua.
Riportiamo ad ogni buon fine, come sempre, la tabella dei tassi dal 1942 ad oggi.
Giorno | Mese | Anno | Tasso |
21 | Aprile | 1942 | 5.0% |
16 | Dicembre | 1990 | 10.0% |
01 | Gennaio | 1997 | 5.0% |
01 | Gennaio | 1999 | 2.5% |
01 | Gennaio | 2001 | 3.5% |
01 | Gennaio | 2002 | 3.0% |
01 | Gennaio | 2004 | 2.5% |
01 | Gennaio | 2008 | 3.0% |
01 | Gennaio | 2010 | 1.0% |
01 | Gennaio | 2011 | 1.5% |
01 | Gennaio | 2012 | 2.5% |
01 | Gennaio | 2014 | 1.0% |
01 | Gennaio | 2015 | 0.5% |
01 | Gennaio | 2016 | 0,2% |
01 | Gennaio | 2017 | 0,1% |
01 | Gennaio | 2018 | 0,3% |
L’aumento comporta, come noto, anche un maggior onere nei rapporti con il Fisco, perché, ad esempio, nel caso di “ravvedimento operoso” si applica evidentemente – per il versamento dei tributi dovuti – la nuova misura del saggio legale.
Saranno più onerosi anche gli interessi relativi al versamento rateale delle somme dovute per effetto di adesione ad accertamenti o di verbali notificati dall’Agenzia delle Entrate, mentre diminuiranno – per fare un altro esempio – i coefficienti di capitalizzazione delle rendite vitalizie ai fini fiscali, anche se per quest’aspetto è necessario attendere la pubblicazione di un apposito dm. che non dovrebbe comunque tardare.
(Studio Associato)
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