La riduzione delle nascite in Italia è sensibile.
Nei primi sei mesi del 2016 sono nati in Italia 14.600 bambini in meno rispetto all’analogo periodo del 2015.
Dal 1 gennaio 2017 sono state introdotte alcune forme di sostegno alla famiglia.
– € 800 per neo mamme
Il premio alla natalità (o “mamma domani”) prevede € 800, che le future madri possono chiedere all’Inps dopo il settimo mese di gravidanza oppure al momento dell’adozione; il contributo è esente da imposte, pagato dall’Inps in unica soluzione, ma concesso una sola volta e la legge non prevede alcun tetto di reddito e quindi può essere richiesto da tutte le mamme in attesa.
– € 1.000 per gli asili nido
Per i bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche è previsto un bonus di € 1.000 l’anno in undici mensilità da € 90 ciascuna, destinato ai nati dal 2016 in poi e per la durata massima di tre anni; chi usufruisce di altri bonus, come le spese per l’asilo nido o per le baby sitter,  è escluso da questo beneficio.
– Prestito ai genitori
Un decreto ministeriale disciplinerà l’erogazione dei prestiti a famiglie con bambini nati o adottati nel 2017 che hanno difficoltà a ottenere prestiti dalle banche: è stato istituto un fondo di sostegno alla natalità e sarà disciplinato dall’apposito provvedimento che dovrà essere emanato entro marzo 2017.
– Sgravi fiscali per la scuola
Le spese scolastiche per asilo, elementari, medie e superiori danno diritto a una detrazione del 19% dall’Irpef dovuta su una spesa-limite di € 564 per il 2016, € 717 per il 2017, € 786 per il 2018 e € 800 per il 2019. Quindi, ad esempio, per l’anno 2017 il recupero, in termini di minori imposte pagate, sarà di € 107, pari al 19% di € 564.
– Bonus bebè
Le famiglie con un reddito fino a € 25.000 annui di ISEE possono contare su un assegno di € 80 al mese per ogni figlio nato dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, e per la durata di tre anni; l’importo dell’assegno raddoppia in caso di ISEE inferiore a € 7.000.
– Bonus baby sitter
Le lavoratrici madri che decidono di non usufruire del congedo facoltativo di sei mesi dopo il periodo obbligatorio di esenzione dal lavoro possono richiedere all’Inps i voucher per pagare la baby sitter o un contributo per liquidare le spese dell’asilo nido. Il bonus di € 600 mensili per un massimo di € 3.600 viene erogato dall’Inps ma direttamente alla baby sitter o all’asilo nido.
– Contributo Enpaf
Ricordiamo che l’Enpaf, per le madri iscritte all’Ordine dei farmacisti che non svolgono lavoro dipendente, eroga un bonus da richiedere con apposito modello che è scaricabile direttamente dal sito dell’ente di previdenza.

(franco lucidi)

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