È stato calcolato che con l’introduzione della fattura elettronica nei confronti della P.A. si ottengono risparmi, diretti e indiretti di circa euro 1,6 mld. l’anno, che possono raggiungere il cospicuo importo di circa euro 3 mld. annui se la fattura elettronica si diffondesse nel 20% dei rapporti tra gli operatori economici, elevato all’incredibile ammontare di circa 60 mld. di euro di risparmi nel caso in cui la fattura elettronica fosse adottata tra tutti i soggetti economici del paese.
Di fronte a questa prospettiva, il legislatore italiano e europeo hanno iniziato a imporre obblighi e prevedere opzioni per l’utilizzo della fatturazione elettronica e per la trasmissione telematica dei corrispettivi.
Il Governo, con uno dei decreti legislativi emanati in materia, ha così imposto la fattura elettronica nei confronti della P.A., ha obbligato gli esercenti che utilizzano distributori automatici ad inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal 1° gennaio 2017, tutti i dati relativi agli incassi giornalieri realizzati dai distributori stessi.
Ma ha anche messo a disposizione dei contribuenti, a decorrere dal 1/7/2016, un servizio gratuito per la generazione, trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche, prevedendo altresì che dal 1/1/2017 il Ministero dell’Economia renderà accessibile agli stessi contribuenti il sistema di interscambio (SdI) ai fini della trasmissione e della ricezione delle fatture elettroniche per gli scambi economici tra operatori privati, invitandoli ad adottare (per opzione) il sistema della fatturazione elettronica, poiché “in cambio” beneficerebbero di alcuni “premi” di natura fiscale, come l’eliminazione dell’obbligo di invio dello spesometro e degli elenchi Intrastat, la riduzione di 1 anno dei termini di decadenza per la notifica degli accertamenti fiscali e un percorso “facilitato” per i rimborsi Iva.
E, una volta tanto, va apprezzata l’opera dello Stato, che ha rispettato i termini imposti dai provvedimenti normativi e ha mostrato una grandissima competenza in materia.
Del resto, la Sediva ha potuto sperimentare questa efficienza, tenuto conto che ha ottenuto l’accreditamento come nodo SdI, che consente di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dallo Stato per tutte le attività legate alla dematerializzazione che approfondiremo presto in altre news.
In questo quadro, sarà inevitabile che in breve tempo tutti gli operatori economici saranno indotti ad adottare il sistema della fatturazione elettronica (l’obbligo per le farmacie è stato già sperimentato sulla loro pelle con la FEPA), scelta che, ad esempio, hanno già operato alcuni distributori intermedi attenti all’evoluzione normativa, con i quali stiamo svolgendo attività comuni che avremo il piacere di presentarVi all’interno della pagina del portale Skynet.
(emiliano minella)
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